Covid, Conte: allo studio qualche misura ulteriore per Natale. I nuovi casi 14.844 ma le vittime sono 846

"Abbiamo già predisposto un piano per le festività natalizie. Forse qualche ritocchino ci sarà. Alla luce dei suggerimenti del Comitato tecnico scient

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“Abbiamo già predisposto un piano per le festività natalizie. Forse qualche ritocchino ci sarà. Alla luce dei suggerimenti del Comitato tecnico scientifico qualche misura ulteriore la introdurremo. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare in ogni caso una terza ondata perché sarebbe molto pesante”. Così il premier Giuseppe Conte sulla possibilità di introdurre nuove misure durante le vacanze di Natale. “Il sistema delle regioni colorate sta funzionando, abbiamo evitato un lockdown generalizzato come in Germania. Con misure calibrate e ben circoscritte stiamo reggendo bene questa seconda ondata”, ha osservato.

“Inasprire le misure e aumentare i controlli secondo le indicazioni contenute nel Dpcm del 3 dicembre, modulandole come si ritiene opportuno”. Sono queste le principali indicazioni che il Comitato Tecnico Scientifico ha messo nero su bianco al termine della seconda riunione fiume di oggi, che ha sostanzialmente confermato la necessità di potenziare il dispositivo di controllo degli assembramenti nelle piazze, strade e vie dello shopping in questi giorni che precedono il Natale.

Sono 14.844 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati nelle ultime 24 ore. Le vittime sono, invece, 846 morti. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono stati 162.880, (ieri erano stati 103.584) con un rapporto di positivi pari al 9,1% (-2,5% rispetto a ieri).  Si confermano in calo i pazienti ricoverati in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi, stando ai dati diffusi dal Ministero della Salute, sono 3.003 (-92) rispetto a ieri. Scendono anche i ricoverati con sintomi passati dai 27.765 di ieri ai 27.342 di oggi (-423). I dimessi o guariti sono aumentati di 21.799 raggiungendo 1.137.416. Gli attualmente positivi in Italia sono 667.303 (-7.806). I casi totali hanno raggiunto quota 1.870.576.

“Oggi abbiamo dei dati contrastanti, piu di 14mila positivi e rapporto di positivita’ sotto il 10% con un meno 92 di ricoveri in terapia intensiva, tuttavia il dato dei morti a 846 è davvero molto elevato e ciò indica che in questi 2-3 mesi il numero delle persone infettatesi è grande con una ripresa dell’epidemia imponente”. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica. Balza agli occhi il dato del Veneto che sta sopra i 3mila contagi con tasso di positività del 18%,   “Siamo ancora sopra la soglia critica per l’occuapzioone dei posti in terapoia intensiva e di area medica”. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica. Cio’ dimostra che le misure restrittive funzionano: le regioni che avevano incidenze piu’ elevate e che sono state sottoposte a misure piu’ restriuttive ora stanno meglio delle altre”. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica.

SCUOLA – “E’ ancora presto per dire se potremo o no riaprire completamente le scuole, anche le superiori” dopo le feste natalizie, ciò perchè “l’incidenza dei casi è ancora molto elevata e finche’ non abbassiamo l’incidenza è difficile parlare di riapertura delle attività”. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica.

VACCINI– E’ partito il Regno Unito e gli Usa e penso che presto partirà l’Ue con le vaccinazioni e penso sarebbe bello partire almeno insieme a Francia e Germania. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica.
Nella prima fase è previsto che si vaccinino gli operatori sanitari e credo che in questo caso l’adesione sarà più elevata e il problema sarà avere tanto vaccino a disposizione. Oltre a loro verrà vaccinato anche il personale delle Rsa e si inizierà a vaccinare anche la popolazione anziana nelle Rsa. Poi la campagna procederà vaccinando prima gli anziani“. Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica

LOCKDOWN SENZA PROVVEDIMENTI – Ricevo mail un po’ minacciose e rinfacciano alla sanità di rallentare l’economia, ma a rallentare è il virus non le misure: anzi le misure parzialmente restrittive come ora hanno tenuto bassa la circolazione del virus e hanno permesso delle attività. Se non si prende alcun provvedimento alla fine saremo costretti a fare il lockdown generale, che è quello che si vuole evitare ha detto Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica .

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