Rivedere al rialzo di almeno 15-20mila unità il numero di persone da vaccinare contro il Covid nella prima fase di gennaio. È il compito che il commis
Rivedere al rialzo di almeno 15-20mila unità il numero di persone da vaccinare contro il Covid nella prima fase di gennaio. È il compito che il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri ha assegnato alla Regione e che l’assessorato alla Salute dovrà svolgere entro 24-48 ore: è l’esito dell’incontro fra governo e Regioni convocato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, a cui hanno partecipato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e Arcuri. Lo riporta Repubblica Bari. Nel corso della riunione sono emerse tutte le incongruenze sul numero di dosi richieste dalle Regioni. Il Lazio si sarebbe garantito molte più dosi rispetto alla Lombardia (356mila contro 308mila). Anche la Puglia ha inizialmente richiesto un numero molto basso di persone da vaccinare, circa 49mila entro gennaio (personale ospedaliero e delle Rsa), oltre tre volte meno delle 170mila richieste dall’Emilia- Romagna nonostante abbia 400mila abitanti in più rispetto alla Puglia. Da qui l’invito a rivedere al rialzo le cifre.
Gli uffici regionali – riporta ancora Repubblica – dovranno dunque riguardare nel giro delle prossime ore l’elenco delle categorie che si dovranno vaccinare a gennaio. Entro lunedì 14 dicembre dovrà essere completato il ricalcolo. Da una prima stima il numero di persone da vaccinare nella prima tranche di gennaio dovrebbe passare dalle attuali 49mila a poco meno di 70mila. All’elenco dovrebbero aggiungersi medici di base e pediatri di libera scelta (stiamo parlando di circa 4mila persone), amministrativi e tecnici (circa 5-6mila nelle sole strutture ospedaliere) e i volontari del 118 (altre 2mila unità). Resta da capire se nell’elenco della prima fase dovrà essere aggiunto anche il personale delle cliniche private accreditate. Di certo il numero di dosi da inviare in Puglia dovrebbe aumentare e attestarsi attorno alle 140mila (per ogni vaccinato ci sono due iniezioni che vanno effettuate).
I dati descrivono una situazione di luci e ombre. Perché se è vero che l’indice di contagiosità Rt scende ancora da 0,92 della scorsa settimana all’attuale 0,87, è altrettanto vero che la Puglia è ancora una volta fra le cinque regioni a rischio alto di trasmissione. “Siamo pienamente in fascia gialla – commenta l’assessore alla Salute, l’epidemiologo Pierluigi Lopalco – Soltanto l’indicatore sul numero di focolai ci pone in questa sottoclasse di alto rischio di progressione” . Ma al tempo stesso Lopalco invita tutti i pugliesi a non abbassare la guardia: “Dobbiamo evitare che durante le feste aumentino i contagi a livello familiare, avverte. E poi annuncia: “Stiamo lavorando a un piano per la ripresa scolastica, con un piano di screening nelle scuole, perché nel 2021 aumenterà la didattica in presenza”.
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