Covid, il Dpcm agita la maggioranza ‘Tutti a casa per Natale’

Continuano le distanze nella maggioranza su alcuni aspetti del nuovo dpcm anti Covid. Tra gli aspetti più dibattuti in una lunga riunione al Senato, s

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Continuano le distanze nella maggioranza su alcuni aspetti del nuovo dpcm anti Covid. Tra gli aspetti più dibattuti in una lunga riunione al Senato, secondo fonti parlamentari di maggioranza, ci sarebbe l’ipotesi che restino aperti i ristoranti nei giorni di Natale e del 26 dicembre, proposta dal governo dopo il vertice della scorsa notte.

Ma la novità, se combinata al blocco degli spostamenti tra i Comuni in quei giorni, non convince tutti, perché – è la tesi di Italia viva e parte del Pd – rischierebbe di creare discriminazioni fra le città più grandi e i paesini in cui non ci sono ristoranti.

Boccia, a metà dicembre tutta Italia gialla, il 7/1 riparte 

“Ore decisive per questo Dpcm, probabilmente il più lungo per durata della storia recente tra questi provvedimenti per regolare le nostre azioni. Parte il 4 dicembre, c’è un dibattito alle Camere e non è corretto anticipare le conclusioni, ma andrà sicuramente oltre l’Epifania, se un giorno dopo o una settimana dopo si stabilirà nel dibattito”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia intervenendo al webinar “5G Italy e il Recovery Fund”.

“Dicembre dev’essere il mese che ci fa mettere in sicurezza il Paese senza fare un lockdown nazionale. Da qui a 15 giorni tutta Italia o gran parte d’Italia sarà gialla, pensiamo a restrizioni puntuali per il periodo delle feste che non ci fanno allentare i nostri comportamenti”, ha detto Boccia. “Il 7 gennaio il Paese ripartirà, incrociando una grande campagna di vaccini”, ha aggiunto.

“Il vaccino non sarà obbligatorio, ma certo consigliato. Certe categorie dovranno essere messe in sicurezza, come anziani, forze dell’ordine, ospiti delle Rsa, sanitari. Gli studenti? E’ una riflessione che si sta facendo in Parlamento”, ha aggiunto Boccia. “La distribuzione del vaccino sarà capillare, affidata al commissario Arcuri, grazie all’intervento delle forze armate”, ha detto.

L’ informativa del ministro della Salute Speranza al Senato.

Le ordinanze sono scelte ispirate dal principio di precauzione che hanno aiutato a ridurre il contagio e il numero dei nuovi casi. Il governo si è assunto la responsabilita’ di scelte difficili ma necessarie. Senza di esse la pressione sugli ospedali diverrebbe insostenibile. Dall’analisi dei dati nel loro quadro evolutivo emerge che le misure adottate iniziano a dare primi incoraggianti risultati e tutto lascia prevedere che prossimo monitoraggio dovrebbe confermare il calo di rt . Sono fiducioso che a breve l’indice possa scendere sotto1, ha affermato Speranza

Per la stabilizzazione dei primi risultati c’è bisogno di altre settimane di sacrifici e poi di una cura di mantenimento. L’onda resta ancora molto alta quindi attenzione a non scambiare un primo raggio di sole con scampato pericolo. Non facciamoci illusioni, se abbassiamo la guardia la terza ondata è dietro l’angolo, ha proseguito il ministro.

L’obiettivo del governo è piegare la curva senza un lockdown generalizzato – ha proseguito il ministro -. L’esperienza di queste settimane ci dice che la scelta di un modello su gradi di rischio appare essere in grado di appiattire la curva del contagio senza un lockdown. La situazione pero è seria e non puo’ essere sottovalutata.

Dobbiamo disincentivare gli spostamenti tra regioni il 25, 26 e primo gennaio e limitare anche gli spostamenti tra comuni. Dobbiamo affrontare le feste con massima serieta’ se non vogliamo nuove chiusure a gennaio. Per le feste le limitazioni previste dovranno essere rafforzate anche nel quadro di un coordinamento europeo. Bisogna limitare il piu’ possibile i contatti tra persone.

“L’orientamento del Governo è che durante le feste natalizie vanno disincentivati gli spostamenti internazionali e limitati gli spostamenti tra le Regioni. Bisognerà poi evitare potenziali assembramenti nei luoghi di attrazione turistica legati in modo particolare alle attività sciistiche. È opportuno, più in generale, ridurre i rischi di diffusione del contagio connessi ai momenti di aggregazione durante le festività del Natale e del Capodanno”, ha spiegato il ministro della Salute.

“Nel prossimo dpcm l’intenzione del governo sarà di riconfermare l’impianto a tre colori per le regioni, con fasce arancioni, rosse e gialle, che ha creato le condizioni per rimettere sotto controllo l’epidemia. I risultati hanno portato nella direzione giusta e dobbiamo riconfermare questo modello che prevede il tentativo di piegare la curva senza un lockdown generalizzato in questa seconda ondata”, ha spiegato.

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