In Puglia la popolazione straniera residente è cresciuta nel 2019 dell’1,5%, passando da 138.478 unità a 140.564. Una crescita dovuta anche ai nuovi n
In Puglia la popolazione straniera residente è cresciuta nel 2019 dell’1,5%, passando da 138.478 unità a 140.564. Una crescita dovuta anche ai nuovi nati: 1.527, circa il 2% in più rispetto allo scorso anno. Sono alcuni dei dati contenuti del Dossier Statistico Immigrazione 2020, realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos con il Centro Studi Confronti. Secondo lo studio, i residenti stranieri rappresentano il 3,5% della popolazione pugliese.
«Non sono numeri sono persone, sono storie, spesso di sofferenza. I dati ci dicono che non c’è nessun allarme immigrazione – commenta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo -. Anzi, come spiega il dossier, a spingere persone nell’irregolarità sono stati provvedimenti miopi della politica presi sull’onda propagandistica populista, come il primo Decreto sicurezza».
Bari resta la provincia con il maggior numero di residenti stranieri (43.095), seguita da quelle di Foggia (32.247), Lecce (26.918), Taranto (14.725), Brindisi (12.283) e Barletta-Andria-Trani (11.296). La maggioranza degli stranieri che risiedono in Puglia provengono dal continente europeo (55,2%). Gli africani sono il 23,2%, gli asiatici il 18,3% e gli americani il 3,2%. I primi cinque paesi per numero di residenti sono Romania (con 35.758 unità, pari al 25,4% del totale), Albania (22.094, 15,7%), Marocco (10.417, 7,4%), Cina (6.358, 4,5%) e Senegal (4671, 3,3%). Per quel che riguarda il lavoro dei cittadini stranieri, l’83,7% degli occupati stranieri sono lavoratori dipendenti, il 65,4% nel settore dei servizi, il 23,3% in agricoltura e l’11,4% nell’industria. La retribuzione mensile percepita dai cittadini stranieri in Puglia è pari in media a 911 euro a fronte di 1.264 euro dei lavoratori italiani.

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