Stretta sulla movida in Campania con una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Vincenzo De Luca che contiene ulteriori misure
Stretta sulla movida in Campania con una nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Vincenzo De Luca che contiene ulteriori misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19. L’ordinanza prevede il divieto dalle ore 22 per tutti gli esercizi commerciali della vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nonché di tenere in funzione distributori automatici. Resta consentita la somministrazione al banco e ai tavoli. Agli esercizi che non possano garantire le misure previste dall’ordinanza è fatto obbligo di chiusura alle ore 22.
Dalle ore 22 alle ore 6 è vietato il consumo di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche e aperte al pubblico, comprese le ville e i parchi comunali, nonché nelle aree prospicienti bar e altri locali pubblici. L’ordinanza prevede inoltre lo svolgimento di feste e di ricevimenti esclusivamente nel rispetto del limite massimo di 20 partecipanti.
Ancora, resta sospesa l’attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse.
“L’aggravarsi della situazione e il trend in atto impongono di adottare misure di estrema urgenza, adeguatrici e aggiuntive rispetto a quelle vigenti, volte a evitare il più possibile episodi e occasioni di contagio, tenuto conto delle gravissime conseguenze collegate all’eventuale ulteriore incremento delle positività al virus, tanto più nell’imminenza dell’arrivo della stagione influenzale connessa al periodo autunnale e invernale” si legge in un passaggio dell’ordinanza, la numero 75, firmata da De Luca.
I report dell’Unità di crisi regionale, si ricorda nell’ordinanza, “attestano un trend incrementale dei casi positivi, con ripercussione su accessi ospedalieri sia in regime ordinario che intensivo”. Il trend in aumento della diffusività dei contagi registrato sul territorio italiano è da considerarsi “particolarmente pericoloso per quanto concerne il territorio regionale della Campania, tenuto conto dell’altissima densità abitativa di diverse aree della regione”.