Da settimane ormai continuano costantemente a diminuire le disponibilità idriche trattenute negli invasi della Basilicata, dove al ritmo di 2 milioni
Da settimane ormai continuano costantemente a diminuire le disponibilità idriche trattenute negli invasi della Basilicata, dove al ritmo di 2 milioni in meno al giorno, sono rimasti circa 255 milioni di metri cubi di acqua, 52 in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa. In particolare, analizzando nel dettaglio la situazione delle principali dighe della regione, sulla scorta dei dati forniti quotidianamente dall’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, è in quella di Montecotugno, nel territorio di Senise, considerata la più grande diga in terra battuta d’Europa, che si nota maggiormente la minore disponibilità idrica rispetto allo stesso periodo del 2019. Attualmente sono contenuti 124 milioni di metri cubi di acqua, 41 in meno rispetto al 2019. Situazione in controtendenza invece nell’invaso del Pertusillo.
Qui sono al momento presenti poco più di 67 milioni di metri cubi di acqua, 7 in più rispetto a dodici mesi fa, meno rispetto al 2019. Quanto alle altre dighe, c’è da segnalare la situazione di San Giuliano, alle porte di Matera. Il bacino contiene oltre 37 milioni di metri cubi di acqua, 11 in meno rispetto ad un anno fa. L’impiego delle risorse idriche di questa diga è di tipo irriguo, a servizio di una superficie di oltre 20 mila ettari, di cui oltre 9 mila ubicati nel limitrofo comprensorio del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara. Quanto alla Camastra, al momento sono presenti 6 milioni di metri cubi. Durante la stagione estiva l o stesso anche invaso contribuisce a soddisfare la domanda di risorsa ad uso irriguo per il Consorzio di Bonifica Bradano-Metaponto e, ad uso industriale, per l’area industriale Val Basento dell’Asi di Matera.
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