Giovanni Caratù “Manfredonia, dalla padella alla brace

Manfredonia, oltre ad essere stata catalogata una città “mafiosa “ è anche una città di “fessi“ e “smemorati”. L’arrivo delle cartelle esattoriali, ri

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Manfredonia, oltre ad essere stata catalogata una città “mafiosa “ è anche una città di “fessi“ e “smemorati”. L’arrivo delle cartelle esattoriali, riguardante i rifiuti solidi urbani , aumentata del 20% sull’importo dell’anno precedente, pone seri dubbi, sulla bontà delle azioni messe in atto dalla Commissione Straordinaria. Sul ritorno alla “legalità”  non vediamo atti concreti, di buona ed oculata gestione lo stesso. Considerato che il C.C è stato sciolto per questo motivo.
Dopo il tragicomico aumento dell’imposta sull’occupazione di suolo pubblico (fortunatamente fermata da un tribunale) adesso con la Tari assistiamo a una “tragedia per la città “ perché di questo si tratta, per i cittadini, per le attività commerciali, industriali, professionali. Una tragedia nella tragedia nazionale. Quest’ultima (TARI ) partorita tardi e male, con errori tecnici e amministrativi, che nessun amministratore oculato avrebbe mai preso. Decisione fuori dal tempo, dal contesto cittadino, e da quello nazionale.

– Il primo atto è stato quello di internalizzare la gestione tributi ( provvedimento salutato con favore ) ma che si è rivelato un boomerang, per le casse comunali. La società gestione tributi è di proprietà del comune, gli “ avveduti amministratori” non hanno ritenuto opportuno avvalersi di quelle competenze e professionalità che sono i dipendenti. si sono rivolti ad altre professionalità o società, ovviamente non di Manfredonia, ovviamente ben retribuite.

Mettendo sul lastrico decine di famiglie Manfredoniane, a vantaggio di altre, le cui competenze sia professionali che economici sono tutti da dimostrare. Non solo, la gestione tributi s.p.a. ora produce perdite, che il Comune proprietario dovrà ripianare, quindi pagheremo il servizio due volte. Chi prende una decisione di tipo politica deve anche sapere configurare dei nuovi possibili scenari.

Ora non ci soffermiamo sulla gestione ase, perché l’indirizzo e controllo spetta alla commissione prefettizia. Con il controllo analogo preventivo degli atti a.s.e.da parte del Comune, l’amministratore unico ben poca cosa può. L’assunzione degli stagionali dimostra questo in modo plastico imponendo all’Ase un meccanismo farraginoso e costoso (incarico di selezione ad una società di Canosa. Parere legale per poter pubblicare l’elenco senza alcuna indicazione) meccanismo opaco nei criteri e sicuramente poco democratico, rispetto alle precedenti assunzioni fatte per sorteggio.

Sopratutto il ruolo suppletivo ( incluso nelle cartelle ) dimostra il mancato indirizzo e controllo da parte della Commissione ed anche il mancato rispetto del contratto di servizio fatto tra Comune ed Ase.

Forse la Corte dei conti non ha competenze, visto che il costo si ribalta sui cittadini direttamente e non sulle casse comunali?
– La Tari 2020 è stata fatta su una previsione di spesa approvata dai soci, cioè l commissari. La genialità, è che questa previsione con un tale aumento forse è stata fatta per un’altra città, per un’altra nazione, per un contesto diverso, forse con i bussolotti, oppure sicuramente sulla spesa storia. Cifra spesa malissimo per un pessimo servizio.
Come hanno fatto a stabilire il fabbisogno, hanno analizzato la dinamica dei costi più importanti. Hanno cercato aree di risparmio. Oppure hanno applicato una mera formula matematica ?

Ebbene guardiamoli in modo sommario questi costi;

– il personale – il costo del conferimento in discarica dell’indifferenziato – la popolazione da servire. Bene la popolazione di Manfredonia diminuisce da tempo oggi siamo 55mila rispetto ai quasi 60 mila del passato. 5 mila persone: una città come Zapponeta o Mattinata scomparsa, che non produce nè reddito nè immondizia. ( dove sono i risparmi ) il personale ringiovanisce costando meno. Il conferimento in discarica è vero costa di più, grazie anche ad una politica regionale scellerata.

E’ altrettanto vero che i commissari non hanno posto in essere alternative credibili nessun atto concreto di protesta. È altrettanto vero che Manfredonia differenzia sempre di più, quindi, produce meno indifferenziato. Tanto da non pagare più penali regionali. Per non parlare della diminuzione del potere di acquisto, che influenza in modo significativo sui consumi.

Chi ha fatto la previsione ( postuma ) non sa che da febbraio c’è stato la chiusura, dei bar, ristoranti, alberghi, negozi, artigiani liberi professionisti mercati rionali, settimanali ecc. QUALI RIFIUTI HANNO PRODOTTO ? DOVE AVETE VISSUTO IN QUESTI MESI? Non c’era anima viva in giro. Tutte le attività che sono state chiuse sono state aiutate dallo stato, con bonus, fondo perduto, aiuti per gli affitti per gli immobili commerciali, liquidità, il rinvio ed in alcuni casi ( IRAP ) cancellazione delle imposte. E voi per un servizio che non c’è stato, e se c’è stato è stato pessimo o scarso volete tutto e subito?

Aumenteranno le insolvenze, aumenteranno le elusioni , aumenteranno le evasioni, e questo non c’è bisogno di previsione , pagheranno molto in pochi. I fessi appunto.

– Ai commissari chiediamo la sospensione di almeno una rata . Se non addirittura l’eliminazione. Già in precedenza il SINDACO CAMPO lo fece su pressione di una sommossa popolare. Volete questo?

– Ai futuri CONSIGLIERI REGIONALI chiediamo un impegno a riformare la gestione delle discariche non come affari di pochi ma come servizio pubblico per diminuire i costi ai i cittadini.

– Ai sigg PARLAMENTARI del territorio, una forte pressione sui commissari, anche attraverso interrogazioni parlamentari affinché pongano fine a questa ingiustizia.

Giovanni Caratù, presidente Manfredonia che Funziona.

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