NESSUN CROLLO, ma solo il distacco di calcinacci e di alcuni pannelli della controsoffittatura nel locale in fondo all’ala est della biblioteca ove si
NESSUN CROLLO, ma solo il distacco di calcinacci e di alcuni pannelli della controsoffittatura nel locale in fondo all’ala est della biblioteca ove si trovano i libri del fondo locale. L’inconveniente è avvenuto ai primi di marzo scorso alla vigilia dell’ondata di pandemia del coronavirus quando anche la biblioteca ha dovuto interrompere l’attività e rimandare pertanto l’intervento di riparazione di quella controsoffittatura danneggiata>.
COSI’ dalla direzione delle Civiche biblioteche riunite di Manfredonia allocate nell’antico palazzo trecentesco dei Celestini, in corso Manfredi. Alcuni post pubblicati da vari social, aveva lanciato l’allarme sull’agibilità della biblioteca. <Un allarme del tutto ingiustificato – ribadisce la direttrice della biblioteca – dal momento che non di un crollo del soffitto si è trattato, che sarebbe stata cosa grave, bensì, come detto, del distacco di alcuni pannelli. Un problema che in ogni caso e in via del tutto precauzionale, ci ha costretti a interdire al pubblico quella sala in cui non è stato possibile effettuare i lavori di ripristino del controsoffitto per via della sopraggiunta pandemia del Covid-19 che ha bloccato anche l’attività del comune. La sala del fondo locale rimane chiusa anche dopo la ripresa della normale attività della biblioteca come da ordinanza regionale, già da dopo il 25 giugno scorso, in attesa che il danno venga riparato>.
A PARTE quella sala, il resto della biblioteca funziona regolarmente, o quasi. Nel senso che le misure di prevenzione sanitarie, hanno imposto delle restrizioni nel servizio. Intanto l’apertura al pubblico è solo al mattino dalle 9 alle 13 (contro le 9,30/12,30 e 15,30/19,30 ordinario), l’accesso al pubblico avviene con tutte le precauzioni ormai note (mascherina, distanziamento, lavaggi delle mani). Misure che sono naturalmente estese all’uso della dotazione libraria. L’accesso alla emeroteca, vale a dire la consultazione e lettura di giornali e riviste, è ad esempio sospesa: la procedura anti-coronavirus prevede infatti, se toccati, una quarantena di 72 ore. Il che equivale a non poterli utilizzare.
COME ormai ben chiaro, tutte le attività dell’uomo sono state riformate secondo criteri dettati dalla prevenzione sanitaria. Eppertanto anche le attività culturali. Le Civiche biblioteche unificate hanno seguito anch’esse l’iter prescritto che si è riversato sugli utenti della biblioteca che le frequentavano assiduamente. <Prima del Covid-19 – aggiorna la direttrice della biblioteca – si sono registrate oltre cento utenze al giorno: al mattino prevalentemente giovani universitari e ricercatori, lettori di giornali; al pomeriggio per lo più ragazzi delle scuole e cittadini>.
UN PREZIOSO ed esteso patrimonio bibliografico di oltre trenta mila volumi (tra cui 11 incunaboli, 87 cinquecentine) che spaziano nei vari e diversi settori del sapere, molti dei quali facenti parte di donazioni di personalità illustri della cultura sipontina. La biblioteca comunale si propone pertanto come uno dei riferimenti qualificanti della storia città lasciata da anni purtroppo, come tutti i presidi culturali, senza gli opportuni e necessari supporti. E’ sintomatico come il personale addetto sia composto da solo due dipendenti comunali e cinque lsu.
Michele Apollonio
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