Il Cara di Borgo Mezzanone deve chiudere, ma quell’area va riconvertita con un progetto serio per risolvere un problema e non semplicemente spostarlo.
Il Cara di Borgo Mezzanone deve chiudere, ma quell’area va riconvertita con un progetto serio per risolvere un problema e non semplicemente spostarlo. Non dobbiamo sprecare i soldi pubblici investiti su quella struttura, anche con il contratto di sviluppo per la Capitanata, e dobbiamo creare una nuova opportunità per il territorio. Su questo abbiamo avuto rassicurazioni e parole chiare dal Capo Dipartimento delle Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno, Prefetto Michele Di Bari. Come MoVimento 5 Stelle, vigileremo a ogni livello istituzionale con forte impegno nell’interesse di Borgo Mezzanone”, lo dichiarano gli esponenti pugliesi del MoVimento 5 Stelle, Rosa Barone, Giuseppe Brescia, Marialuisa Faro, Mario Furore, Carla Giuliano, Giorgio Lovecchio, Rosa Menga, Gisella Naturale e Marco Pellegrini, dopo un confronto al Viminale con il Prefetto Di Bari.
“I lavori di smantellamento e contestuale bonifica dell’area sono in fase di ripartenza e saranno portati a termine entro la fine dell’anno. Sappiamo che nel mese di settembre la Regione dovrà presentare in Consiglio un’analisi di fattibilità sul progetto per realizzare nell’area del Cara un centro polifunzionale per i lavoratori stagionali. Non possiamo accettare che gli edifici rimasti vuoti dopo gli sgomberi diventino praterie per nuove occupazioni abusive. Come tutti i cittadini non possiamo più tollerare ghetti, morti, degrado e illegalità in quella zona. Serve un progetto per dare sicurezza ai residenti e dignità agli immigrati regolari, impegnati nel lavoro nei campi”, aggiungono i pentastellati.
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