TUTTI AL MARE A DISPETTO DEL CORONAVIRUS

E’ PARTITA di getto, senza esitazioni e i timori che pure erano circolati fino a domenica scorsa quando la gente ha letteralmente invaso tutte le spia

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E’ PARTITA di getto, senza esitazioni e i timori che pure erano circolati fino a domenica scorsa quando la gente ha letteralmente invaso tutte le spiagge del litorale del golfo, dagli arenili della riviera sud sipontina, a Manfredonia, fino alle calette incastonate nelle scogliere di Macchia. Auspice un sole terso e brillante, il mare ammiccante. Da levante a ponente è stata una festa ritrovata del mare. Pareva di essere a Ferragosto. Il coronavirus? Pareva come mai esistito.
I “FESTEGGIAMENTI” sono iniziati di buon’ora con le carovane di automobili provenienti da sud attraverso la statale delle Saline, da Foggia, da San Giovanni Rotondo. Per la gran parte si sono fermate sulle rive del golfo, altra parte ha proseguito per il Gargano. Hanno scaricato folle di bagnanti finalmente liberati dall’ossessione del coronavirus. I vari stabilimenti balneari hanno dovuto aprire tutti gli ombrelloni per far fronte alla marea umana vogliosa di sole e di mare. I lugubri presagi che avevano caratterizzato la vigilia dell’estate al Covid-19, si sono dileguati come neve al sole.
<ANCHE se una domenica non fa stagione balneare – osserva Silvia del ristorante “La masseria di Ippocampo – è sempre un buon auspicio il movimento che abbiamo registrato. Bisognerà vedere nel prosieguo>. Anche Sipontina del Lido “Tellina” è rimasta sorpresa da tanta affluenza. <Francamente – dice – non me lo aspettavo: sono stata molto indecisa se aprire o meno. Speriamo bene>. Con la spiaggia, il campeggio e il caseggiato immersi in bosco profumato da varie essenze di alberi, è tra le strutture di punta del litorale sud. Altro scenario ugualmente intonato alla più esaltante natura balneare, è la lunga spiaggia di Siponto. Una quindicina di strutture “armate” di tutto punto non hanno esitato ad attendere fiduciosi l’apertura ufficiale della stagione balneare. <Abbiamo avuto fiducia – rileva Dino – del lido “Aurora” – nell’approntare tutto per tempo. Se continuerà così potremo sperare anche in buoni recuperi economici>. Una Siponto da tutto esaurito. Non solo al mare ma anche alla sera ad affollare i ristorantini dispiegati sulla piazzetta Santa Marai di Siponto. <Pare come risorti– annota Michele del bar-ristorante del centro – da un lungo incubo: la gente si sofferma volentieri, vuole stare all’aperto>.
TUTTO OK sulla spiaggia “Castello” di Manfredonia con il settore spiaggia libera superaffollata. Moltitudini di bagnanti lungo la contigua scogliera Acqua di Cristo con la pittoresca “Isola che non c’è” curatissima dagli aficionados. Analoghi scenari sul litorale di Macchia ove tra calette sabbiose e scogliere agevoli si riversa una folla di amanti del mare primordiale.
SI TRATTA del turismo di prossimità che in ogni caso fa movimento anche economico sia pur modesto. I turisti “professionali” da queste parti ne arrivano pochi anche perché di alternative al mare ce ne sono ben poche. Per questa estate rimarrà chiuso anche il parco archeologico di Siponto. Rimane un ottimismo diffuso che fa ben sperare. Le ambasce, le paure, le preoccupazioni che in questi lunghi mesi da incubo che hanno caratterizzato la primavera costringendo la gente a pesanti restrizioni, paiono superate anche se non mancano ammonizioni a stare attenti e a seguire le istruzioni per l’uso contro il virus che in altri luoghi del mondo imperversa con tutte le conseguenze già vissute anche da queste parti.

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Michele Apollonio

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