Tra lo scorso anno e quello in corso la Regione totalizzerà 447 pensionamenti. E grazie a una spesa per il personale che resta costantemente più bassa
Tra lo scorso anno e quello in corso la Regione totalizzerà 447 pensionamenti. E grazie a una spesa per il personale che resta costantemente più bassa rispetto al tetto di legge, potrà ricominciare ad assumere. Il 2021 sarà dunque anno di concorsi per impiegati, funzionari e dirigenti: esaurite tutte le vecchie graduatorie, negli uffici pugliesi entreranno circa 370 persone cui sommare i circa 140 addetti destinati alla gestione del servizio unico «112» tramite l’Agenzia per la sicurezza.
Il piano assunzionale predisposto dall’assessore al Personale, il vicepresidente Antonio Nunziante, ha fissato i paletti da qui al 2022. «Sicuramente le procedure di reclutamento saranno accorpate – spiega Nunziante – anche se sui tempi non possiamo fare previsioni». Il piano prevede concorsi esterni per 165 impiegati (categoria C), 176 funzionari (categoria D) e 40 dirigenti, oltre ai percorsi di progressione verticale (gli avanzamenti di carriera) per i dipendenti regionali. Prevista anche la stabilizzazione di 30 cococo dell’assessorato all’Agricoltura.
L’ultimo concorsone fatto in Regione risale al 2015, il Ripam per 200 funzionari tecnici e amministrativi che ha poi portato allo scorrimento delle graduatorie e all’assunzione di altre 114 unità di personale. Tuttavia gli idonei sono esauriti, perché dalla graduatoria pugliese hanno attinto anche i ministeri dell’Interno (35 unità), dei Beni culturali (80) e della Giustizia (65). Stesso discorso anche per la graduatoria dei dirigenti, il cui ultimo concorso risale al 2008: la Regione in organico 108 unità contro le 168 previste in pianta organica. Il fabbisogno verrà colmato (oltre che dal concorso per 32 unità, che avrà una riserva del 50% per gli interni) anche con il ricorso alla mobilità.
Sarà nuovamente il Formez ad occuparsi dei concorsi. «L’esperienza che abbiamo avuto è stata molto positiva – dice Nunziante – e rappresenta per noi un fiore all’occhiello». L’idea è che l’ingresso in graduatoria, anche in posizione di idoneo non vincitore, possa costituire un traguardo apprezzabile perché è ipotizzabile che nei prossimi anni si aprano spazi dai prepensionamenti o anche che, con il meccanismo della «messa a disposizione» delle graduatorie, il concorso della Regione possa essere utilizzato anche da altre amministrazioni.
Discorso a parte meritano le assunzioni previste per la gestione del numero unico di emergenza «112»: le telefonate verranno girate, a seconda delle necessità e dopo la localizzazione del chiamante, o alle forze di polizia, o ai vigili del fuoco oppure ai servizi di soccorso (l’attuale 118). La Puglia è una delle ultime Regioni ad adeguarsi alla normativa europea, ed ha scelto di farlo attraverso una Agenzia che si occuperà di tutte le tematiche collegate alla sicurezza. Si tratta in gran parte di personale con profili bassi (45 operatori telefonici, 20 autisti, 60 assistenti) che anche in questo caso dovrebbe essere reclutato attraverso un concorso pubblico. La previsione iniziale era che il «112» partisse entro l’estate da Bari e Foggia ma probabilmente ci sarà uno slittamento all’autunno: vanno attivate tre sale operative nelle sedi della Protezione civile regionale (Bari, Foggia e Campi Salentina).
Nel piano per il personale è previsto anche il potenziamento (stavolta con assunzioni a tempo) dell’ufficio che si occupa di antimafia sociale, per mesi affidato a un dirigente fantasma, e per l’autorità di audit. Nel fabbisogno del prossimo anno è prevista anche l’assunzione a tempo indeterminato di un giornalista: visto il costo annuo presunto di circa 90mila euro, è ipotizzabile che ne verrannno presi due.
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