Con l’annullamento di circa 600 eventi in tutta la Puglia da marzo a settembre, sagre, feste patronali, fiere e concerti, 6mila ambulanti sono nel «ba
Con l’annullamento di circa 600 eventi in tutta la Puglia da marzo a settembre, sagre, feste patronali, fiere e concerti, 6mila ambulanti sono nel «baratro delle difficoltà economico finanziaria». Lo denunciano l’associazione mercanti in piazza (Amp), l’associazione nazionale ambulanti» (Ana), l’associazione pizzicati del Salento (Apds) e l’associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti (Agis) in una lettera indirizzata alla prefetta di Bari, Antonia Bellomo, nella quale chiedono un incontro e annunciano una «manifestazione pacifica» di protesta per il giorno 16 giugno, dalle 8 alle 14, in piazza Prefettura a Bari.
«E’ ormai consolidato che la grave situazione emergenziale del nostro Paese ha messo in ginocchio l’intera nazione. La nostra categoria – scrivono – ha subito, sta subendo e subirà ancora per molti mesi una emergenza ancora più grave. Parliamo di tanti piccoli operatori che operano esclusivamente nelle feste patronali, nelle sagre e fiere, in eventi e concerti. Tanti piccoli commercianti, artigiani, somministratori di alimenti e bevande, artisti di strada, giostrai, che grazie ai circa 600 eventi organizzati nella nostra regione da marzo a ottobre riuscivano ad avere un tenore di vita annuale dignitoso per sé e per le proprie famiglie. Alcuni di questi operatori tramandano la loro attività da tre generazioni».
Attività che «sono in seria difficoltà economico-finanziaria e con forti incertezze future», lamentando che mentre «eventi, fiere e sagre sono considerati causa di assembramenti e potenziali focolai di diffusione dell’epidemia», invece «le zone turistiche stracolme di gente non lo sono». Accusano la politica di «indifferenza» con «annunci di riaperture di feste e tavoli tecnici che hanno portato da ormai tre mesi la categoria dell’indotto delle feste in ansia sul proprio destino».
APPELLO AI SINDACI DI PUGLIA – «Chiediamo ai sindaci la massima collaborazione perché s’impegnino, laddove è possibile, ad agevolare la ripresa delle attività dei Luna Park e delle attrazioni dello spettacolo viaggiante». E’ l’appello messo nero su bianco, stamattina, dall’assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, e il Presidente di Anci Puglia, Domenico Vitto, e inviato a tutti i sindaci di Puglia.
on la sospensione temporanea di feste patronali e sagre, infatti, gli esercenti viaggianti dello spettacolo rischiano di restare a terra nonostante il via libera che già dal 20 maggio la Regione, coerentemente con le indicazioni del Governo nazionale, aveva sancito nell’ordinanza n. 243 del 17 maggio.
Si tratta di tanti piccoli commercianti, artigiani, somministratori di alimenti e bevande, artisti di strada, giostrai che, ogni anno, proprio nel periodo estivo trovano il massimo rendimento e che, essendo già specializzati sul tema della sicurezza, avrebbero meno difficoltà di tanti altri a mettere in campo tutte le misure anti covid previste dalle linee guida regionali. Nel mondo del divertimento, infatti, la sicurezza è un grattacapo, ma soprattutto un salvavita, da affrontare quotidianamente.
«Per questa ragione – ha detto Loredana Capone – con il presidente Vitto abbiamo voluto invitare i sindaci a ripensare il concetto di Luna Park, slegarlo dalla sagra o dalla Festa patronale, individuando nuovi luoghi, provando a immaginarlo come un valore aggiunto per le nostre città, un modo per essere vicini alle famiglie e ai bambini che più di altri hanno patito le limitazioni di questa terribile pandemia».
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