Puglia, addio ad un frutto su 3

Addio ad un frutto su tre con il crollo del raccolto di frutta estiva, con la perdita fino al 80% di ciliegie in Puglia per colpa di gelate e trombe d

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Addio ad un frutto su tre con il crollo del raccolto di frutta estiva, con la perdita fino al 80% di ciliegie in Puglia per colpa di gelate e trombe d’aria, che è destinato ad avere effetti sui prezzi al consumo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base delle previsioni sul raccolto di frutta in tutta Europa di Europech per il 2020.

Si stima una produzione di pesche e nettarine ridotta del 28% e il quantitativo di albicocche – aggiunge Coldiretti – che risulta più che dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%).

“Si registrano tensioni sui prezzi dei beni alimentari che hanno fatto segnare un aumento medio del 3%, ma con punte che raddoppiano per i prodotti freschi. A pesare è la situazione climatica avversa che ha tagliato le produzioni sulle quali gravano i maggiori costi a carico delle aziende per garantire le misure di sicurezza anti-Covid e le preoccupazioni per la carenza di lavoratori per le raccolte che potrebbe comportare ulteriori perdite a carico dell’offerta delle produzioni agricole”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Per questo al Mercato contadino di Lecce, per rispondere alla crescita della domanda al consumo di frutta e ortaggi al prezzo giusto, gli agricoltori di Campagna Amica hanno puntato in Piazza Bottazzi su insalate, cicoria otrantina, bietole, spinaci, cicorie selvatiche, peperoni gialli, verdi e rossi, finocchi, cavolfiori, broccoli, ravanelli, zucchine con fiore e senza, melunceddhe (cocomeri/caroselli), fave verdi, piselli verdi, carote, fagiolini, sedano, pomodori insalatari, pomodori rossi a grappolo, carciofi, patate, melanzane, meloni gialli, quelli retati, fragole, nespole.

Una situazione drammatica nelle campagne destinata ad avere ulteriori e pesanti effetti anche sull’andamento dei prezzi per i consumatori che hanno fatto già registrare sugli scaffali incrementi che vanno dal +8,4% frutta al +5% per la verdura ad aprile secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat che rileva aumenti anche per pesce surgelato (+4,2%), latte (+4,1%), salumi (+3,4%) pasta (+3,7%), burro (+2,5%), carni (+2,5%) e formaggi (+2,4%) per effetto dello sconvolgimento in atto sul mercato per le limitazioni ai mercati al dettaglio e ai consumi fuori casa con l’emergenza coronavirus.

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