Puglia, isolati e sequenziati 2 ceppi coronavirus: «Utile contributo verso il vaccino»

 I ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata (Izspb) hanno sequenziato due ceppi del virus SarsCoV 2, studiandone

Puglia,Bonus edilizi:scoperti falsi crediti imposta per oltre 17 mln
Lago Salso, furti d'acqua nell'oasi. Il CSN: Perchè la Forestale non interviene?
MANFREDONIA : ARRESTATO DALLA GUARDIA DI FINANZA UN UOMO DI TRENTANOVE ANNI

 I ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata (Izspb) hanno sequenziato due ceppi del virus SarsCoV 2, studiandone le mutazioni. Lo annuncia il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «In questi giorni la ricerca made in Puglia – spiega – ha raggiunto un importante traguardo dal punto di vista scientifico.In questo modo la Puglia potrà dare un significativo contributo alla scoperta delle medicine e del vaccino contro il coronavirus».

I laboratori di ricerca hanno sequenziato il genoma di due virus isolati dal tampone di una paziente della provincia di Lecce e da quello di un paziente della provincia di Foggia.

La conoscenza e la pubblicazione dei genomi di SARC COV 2 circolanti nell’area geografica di riferimento, potranno essere di fondamentale importanza per studiare la variabilità genetica del virus.

«Partendo dai tamponi positivi – spiega Pier Luigi Lopalco, responsabile task force epidemiologica Regione Puglia – si è proceduto a esaminare il materiale su cellule in coltura. In questo modo è stato possibile isolare due distinti ceppi virali, il cui intero genoma è stato sequenziato».

«Questi studi – sottolinea – permettono di raggiungere due traguardi importanti: il primo è appunto la sequenza completa dei genomi, che permette di studiare l’evoluzione del coronavirus nel corso della pandemia e di tracciare l’origine dei virus che sono stati introdotti in Regione. Il secondo traguardo è la disponibilità di isolati virali che possono essere utilizzati per la ricerca di nuove terapie o metodi diagnostici».

La conoscenza del genoma è fondamentale per accelerare in modo significativo la ricerca. «L’Istituto – aggiunge il direttore generale dell’Izspb, Antonio Fasanella – sin dal primo momento dell’emergenza ha garantito alle due Regioni di riferimento un importante supporto diagnostico».

COMMENTI

WORDPRESS: 0