La burocrazia sta facendo più danni dell’emergenza coronavirus con procedure farraginose, carte bollate e iter bancari estenuanti. E’ quanto dichiara
La burocrazia sta facendo più danni dell’emergenza coronavirus con procedure farraginose, carte bollate e iter bancari estenuanti. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia a commento del via libera della Commissione Ue ai 30 milioni di euro per i prestiti a interessi zero fino a 30mila euro ad azienda per le imprese florovivaistiche e della pesca: “Un importo ancora risibile ma pur sempre una boccata d’ossigeno, sempre che le risorse arrivino tempestivamente alle imprese”.
“In questo momento storico è necessario intervenire con la massima efficienza e velocità e con il minimo possibile di burocrazia per rafforzare lo scudo a protezione delle aziende agricole che possono così continuare a combattere in prima linea per assicurare i rifornimenti alimentari alle famiglie”, precisa Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
“Vanno snellite le procedure bancarie per l’erogazione dei mutui da 25mila euro, rimpinguare il fondo iniziale di 100 milioni di euro insufficiente a rispondere alle esigenze di migliaia di aziende agricole, agriturismi e della pesca e bisogna allungare il tempo di rimborso prestiti almeno dai 6 a 10 anni e affidarne la gestione al Fondo di garanzia dell’Ismea per l’agricoltura e la pesca e al Fondo per le Piccole e Medie Imprese per l’agroindustria e l’agroalimentare, strumenti che funzionano da anni, che sono collaudati, che hanno limiti molto meno stringenti della Sace e che non prevedono costi aggiuntivi per le imprese. Per le imprese agricole, della pesca e anche dell’agroindustria non c’è bisogno di nuovi strumenti o duplicazione di strumenti che già esistono e funzionano”, insiste il presidente Muraglia.
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