Puglia, prezzi in calo per le mascherine, i farmacisti: «Costi più contenuti, ma non bassi come a gennaio»

Ti conosco, mascherina!». Ma quanto mi costi? La ripartenza dell’Italia e della Puglia nelle prossime settimane sarà calibrata sulla sicurezza s

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Ti conosco, mascherina!». Ma quanto mi costi? La ripartenza dell’Italia e della Puglia nelle prossime settimane sarà calibrata sulla sicurezza sanitaria nei luoghi di lavoro e in questo ambito essenziale sarà la dotazione dei dispositivi di protezione individuale (dpi) e in particolare delle mascherine.

La Gazzetta ha registrato disponibilità e costi di mascherine chirurgiche, semplici filtranti (non dpi) e di mascherine modello Ffp2 in sei farmacie nelle varie provincie. Il risultato è che emerge una buona disponibilità presso tutte le farmacie, con prezzi delle chirurgiche inferiori ai 2 euro e delle Ffp2 intorno ai 7-8. Una mascherina può durare, secondo quanto riferiscono i farmacisti, dalle 6 alle 8 ore: con questo schema un edicolante, per esempio, dotandosi di una chirurgica giornaliera, dovrebbe mettere in conto una spesa mensile circa 60 euro (se dovesse indossare una Ffp2 spenderebbe quasi 200 euro), mentre restano costosi anche i detergenti alcolici igienizzanti.

Sono particolari anche le modalità di acquisto delle mascherine, i cui prezzi sono stati molto fluttuanti: in alcuni casi le scorte sono state reperite con bonifici anticipati, solo in pochi casi con saldo alla consegna. Mercato nazionale e internazionale, presunti broker, speculatori vari hanno portato nelle scorse settimane i prezzi dei dpi alle stelle, mentre ora sono più contenuti (ma non ai livelli di gennaio, quando con 5 euro si potevano avere 100 mascherine chirurgiche).

Simmi Calò, titolare dell’omonima farmacia a Bari, nel quartiere Libertà: «Abbiamo vissuto un periodo complesso. I clienti premevano e i fornitori reclamavano pagamenti anticipati. Adesso vendiamo le chirurgiche a 1,50 euro, e le Ffp2 a 8 euro: il nostro margine di guadagno è minimo». Un altro farmacista del quartiere Libertà aggiunge: «Le chirurgiche certificate, prima le vendevo a 2,20, ora a 1,60. Le Ffp2: nelle scorse settimane le ho pagate anche 20 euro l’una e, con Iva al 22% e ricarico, all’utente costavano 28-30 euro. Ora i prezzi sono calati e sono in vendita a 7-8 euro. In più vendiamo anche mascherine idrorepellenti, lavabili per sei volte, non Dpi ma antigoccia a 3,90 euro».

Una fotografia più chiara arriva da Ostuni. Vittorio Carparelli spiega come si è comportata la sua farmacia: «A gennaio 50 mascherine chirurgiche costavano 2 euro e cinquanta. Una Ffp2 solo 1,5. Poi siamo stati costretti dal mercato a forniture differenti e svantaggiose, dovendo acquistare dpi con stock obbligatori di creme per il corpo». La farmacia Carparelli ha fatto in queste giornate donazioni a medici, poliziotti e indigenti: «Ora il costo medio delle chirurgiche – che durano dalle 2 a 8 ore – è intorno a 1,25-1,30, e c’è anche chi ritiene che possano essere disinfettate. Le Ffp2 sono sui 7 euro – durano otto ore -. Non venderemo mascherine filtranti non dpi, perché la farmacia deve offrire prodotti con alta sicurezza per gli utenti». Umberto Marzano dell’omonima farmacia di Lecce: «Abbiamo in deposito 250 mascherine chirurgiche: le vendiamo a 1,50.

Le Ffp2? Ne abbiamo 40 e le vendiamo a 7 euro». La farmacista Francesca Ronga di Foggia: «Abbiamo pagato le forniture alla consegna, e abbiamo avuto anche controlli della Gdf. Non abbiamo mai adottato prezzi esagerati. Vendiamo pacchetti da 10 di chirurgiche “tre veli” a 15 euro; le Ffp2 in offerta a 8,90: possono durare anche una settimana se usate 5 o 6 ore, ma vanno igienizzate». Una curiosità: un flacone da mezzo litro per sanificare le mani costa 13 euro.

A Trani il dottor Pasquale Minimi Jannuzzi spiega che «le farmacie sono costrette a pagare un’Iva esagerata, al 22%, e vendono mascherine con un ricarico minimo: le chirurgiche attualmente sono disponibili a 1,50, le Ffp2 a 5,90. I cinesi nel locale di fronte vendono mascherine a 3 euro, e flaconi di simil-amuchina a 17 euro…». A Taranto, infine, la Farmacia Brescia presenta le chirurgiche a 1,90 e le Ffp2 a meno di 8 euro.

—— AZIENDA ITALIANA VENDE FFP2 A PREZZO DI COSTO (1,90 EURO): NO SPECULAZIONI

(Nicola Pepe). In questo marasma non mancano gli esempi – più unici che rari – di aziende (per fortuna italiane anche se con sede all’estero) che per evitare speculazioni mette a disposizione mascherine FFP2 (KN 95) senza valvola con tanto di certificazione CE e EN 149:2001 al prezzo di costo. 1,90 euro a fronte dei 7 o 9 richiesti in generale. Il motivo? Una scelta etica – si legge nel sito – e una iniziativa dedicata i loro clienti.

L’azienda, la 5G Mobile con sede a Malta, che commercializza prodotti e ricambi per cellulari vende le mascherine (prodotte in Cina e sono le stesse commercializzate in Italia nei canali ufficiali non “paralleli”) non a una clientela privata ma solo ai titolari di partiva Iva con particolare riferimento ai rivenditori. In questa fase non sono mancati anche gli acquisti fatti da non addetti ai lavori (ma pur sempre con partita Iva) che non sono stati negati.

Sul suo sito l’azienda rende noto sia il costo di acquisto (un dollaro e 30, cui poi aggiunge il costo di dazi e trasporto) e allega anche la certificazione rispondente alle normative internazionali. (vedi link https://www.5g-m.com/it/materiale-antistatico/25208-5-mascherine-ffp2-kn95-.html). Un gesto che si distingue magari da quello di altre aziende che hanno deciso di correggere i loro fatturati dedicandosi a vendita, anzi a speculazione, sulle mascherine.

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