Sarebbero fuggiti dal carcere di Foggia per paura di essere contagiati dal Coronaviurs. E’ quanto dichiarato, nel corso del processo per direttissima,
Sarebbero fuggiti dal carcere di Foggia per paura di essere contagiati dal Coronaviurs. E’ quanto dichiarato, nel corso del processo per direttissima, celebrato in videoconferenza, da Francesco Scirpoli e Angelo Bonsanto, i pregiudicati catturati martedì scorso ad Apricena, nel foggiano, dopo essere evasi dal carcere dauno durante le proteste del 9 marzo. I due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma hanno rilasciato alcune dichiarazioni spontanee. Il processo e la sentenza sono stati rinviati nei prossimi mesi su richiesta dei difensori dei due pregiudicati. Nel covo insieme a Bonsanto e Scirpoli sono stati arrestati anche Antonio Radatti, proprietario dell’appartamento utilizzato come nascondiglio dai latitanti e Pietro La Torre ricercato da un anno dovendo di scontare una pena definiva di 2 anni e 8 mesi per reati contro il patrimonio. Bonsanto, Scirpoli e La Torre sono ritenuti dagli inquirenti elementi di spicco dell’organizzazione mafiosa “Lombardi-Ricucci-Lator» clan erede della batteria criminale dei Romito.
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