La Procura aprirà un’inchiesta sull’assembramento di San Marco in Lamis.

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Come era prevedibile, l’assembramento del venerdì santo a San Marco in Lamis, non è passato inosservato alle autorità che in queste settimane stanno profondendo enormi sforzi proprio per far sì che le persone rispettino i divieti imposti dal governo centrale per arginare i contagi da coronavirus.

Il procuratore capo di Foggia Ludovico Vaccaro ha fatto sapere a Repubblica.it che sull’accaduto verrà aperta un’inchiesta.
“Sono in attesa dell’informativa dei carabinieri. Faremo un’attenta ricostruzione dell’accaduto e l’accertamento delle responsabilità di tutti”.

A scatenare lo sconcerto dell’opinione pubblica, le immagini circolate ieri sera. Sul sagrato della chiesa dell’Addolorata, almeno 200 persone si sono riunite una accanto all’altra per ascoltare le parole del parroco don Matteo, affiancato dal sindaco Michele Merla, con tanto di fascia tricolore.

A San Marco in Lamis, va ricordato, sempre un evento religioso, quella volta era una funerale, aveva provocato il primo focolaio Covid della Capitanata. In quell’occasione, infatti, si celebrò il rito funebre ancor prima di conoscere i risultati del tampone fatto al defunto. Che poi risultò positivo, così come il test fatto alla moglie, alla figlia, al medico di base e alla consorte di quest’ultimo. E ad almeno altri 10 casi in seguito.

Merla si sarebbe scusato di quanto accaduto, ammettendo di non essere riuscito a gestire una situazione non prevista ma molti cittadini ora chiedono le sue dimissioni.

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