La Coldiretti Puglia chiede un 'Piano Marshall’per l’agricoltura regionale, chiedendo alla Regione una «immediata liquidità con gli 800 milioni di fon
La Coldiretti Puglia chiede un ‘Piano Marshall’per l’agricoltura regionale, chiedendo alla Regione una «immediata liquidità con gli 800 milioni di fondi del Psr non spesi» e di «riconoscere lo stato di calamità per tutto il settore» per l’emergenza Covid-19 che se sta «confermando il valore strategico del settore agroalimentare, ne sta però mettendo a nudo tutte le fragilità». «Rastrellare risorse è possibile», afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.: «Ci sono, per esempio, in Puglia oltre 800 milioni di euro di risorse dello Sviluppo Rurale», fondi europei «ancora non spesi per una quota dei quali si rischia addirittura il disimpegno. Nei mesi scorsi come Coldiretti abbiamo denunciato i ritardi che rischiavano di rispedire a Bruxelles fondi preziosi per sostenere gli investimenti e il ricambio generazionale. Ora quelle risorse potrebbero essere impegnate nell’annualità 2020», sostiene.
In Puglia, prosegue Coldiretti, il settore florovivaistico perde già oltre 200 milioni di euro, quello agrituristico è completamente fermo e «si registrano punte fino al 90% di mancate vendite di vino per la chiusura di ristoranti e bar, con un rinvio del 30% degli ordini dall’estero”; e «il comparto della pesca è al collasso per l’azzeramento delle vendite di pescato fresco». A rischio anche settori come il lattiero – caseario, per non parlare dell’olivicoltura ancora sotto scacco Xylella.
«Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano economico e sociale», insiste il presidente Muraglia, mettendo sotto accusa “l’eccesso di burocrazia» come «una delle cause della difficoltà di utilizzare i contributi europei”: per questo Coldiretti chiede di «andare oltre le regole, superare i mille vincoli burocratici e spendere subito».
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