Le aziende pugliesi del settore della distribuzione automatica sono duramente colpite dagli effetti l'emergenza epidemiologica da Covid-19: il crollo
Le aziende pugliesi del settore della distribuzione automatica sono duramente colpite dagli effetti l’emergenza epidemiologica da Covid-19: il crollo del fatturato dell’ultima settimana raggiunge il 41,2% mettendo così a rischio la stessa sopravvivenza delle imprese e l’occupazione. E come se non bastasse per dei cavilli burocratici rischiano di non riuscire neanche a fruire degli aiuti del Decreto «Cura Italia».
È il grido d’allarme lanciato dall’associazione di categoria del settore Confida. «Il Decreto Ministeriale dell’11 marzo – spiega il presidente dell’Associazione Italiana Distribuzione Automatica CONFIDA Massimo Trapletti – non ha chiuso l’attività dei distributori automatici in quanto rispondono a un’esigenza sociale di ristoro alle aziende, ospedali, caserme e altri luoghi che rimangono aperti e attivi in questa situazione di crisi generale. Nonostante questo il fatturato del settore nell’ultima settimana è crollato del 41,2% perché i distributori automatici si trovano prevalentemente all’interno di scuole, università, palestre, centri di aggregazione che per effetto di Decreti e Ordinanze sono chiusi; a cui si aggiungono le aziende che, facendo largo uso di ferie e smart working, sono rimaste vuote».
«Le aziende della distribuzione automatica stanno continuando, pur nella difficoltà del momento – prosegue la nota – ad erogare il servizio ai clienti ancora aperti nel massimo rispetto di tutte quelle precauzioni necessarie e indicate dal Protocollo ministeriale sugli ambienti di lavoro; investendo molto anche in sanificazioni straordinarie dei distributori e per i negozi automatici. Ma tutto questo sembra non bastare a sindaci e amministratori locali della Puglia: Bari, Foggia, Molfetta, Bitonto, che hanno emanato ordinanze restrittive, in contrasto con il Decreto nazionale, ordinando la chiusura dei distributori automatici su strada ossia i cosiddetti negozi automatici o negozi H24». «La beffa poi arriva dal contrasto tra le legislazioni nazionali e locali – è detto ancora – che rischiano di far sfumare la possibilità da parte delle aziende della distribuzione automatica pugliesi di accedere ai benefici del cosiddetto decreto Cura Italia». «E’ una situazione assurda – conclude il Presidente di CONFIDA Massimo Trapletti – da un lato il Decreto Ministeriale dell’11 marzo ci lascia proseguire la nostra attività ma poi di fatto sindaci e amministratori locali con ordinanze ad hoc ci fanno chiudere e così non possiamo accedere ai benefici, come ad esempio quelli dell’art 65 del Decreto ‘Cura Italià che prevede per le attività chiuse un credito d’imposta sugli affitti o quelli dell’art. 61 dello stesso decreto che prevede una sospensione dei versamenti di ritenute, di contributi previdenziali e assistenziali e dei premi dell’assicurazione obbligatoria».
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