DISBOSCATO ILLEGALMENTE, DECAPITATI CON MOTOSEGA CENTINAIA DI ALBERI

Hanno disboscato illegalmente quasi ventimila metri quadrati di aree boschive protette, tutte zone sottoposte a vincoli paesaggistici che non consento

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Hanno disboscato illegalmente quasi ventimila metri quadrati di aree boschive protette, tutte zone sottoposte a vincoli paesaggistici che non consentono assolutamente l’abbattimento di alberi. Decapitati centinaia di alberi tra Lido Sciale degli Zingari e Lido Salpi a Manfredonia, sulla S.P.141 al km.5, 500 circa,( come da foto denuncia) grazie alla telefonata di una brava persona amante della natura, segnalava agli Ispettori Ambientali Territoriali volontari del Corpo CIVILIS ENDAS, il gen. Giuseppe Marasco con il Ten. Lino Murgo che arrivati sul posto e preso atto dello scempio e crimine effettuato, immediatamente chiamavano il 1515 Carabinieri Forestali, che successivamente giungevano sul posto, stiamo veramente messi mali, «Hanno abbattuto decine e decine di alberi: pini, platani, pioppi, ontani e altre specie – racconta il Comandante #MARASCO -. Hanno disboscato una vasta zona, circa 5mila metri quadrati. Dietro di sè avevano lasciato tutte le piante a terra. Una volta finito con le motoseghe avrebbero caricato la legna, parliamo di centinaia di quintali, sul loro camion». Immediata la denuncia penale, ma non solo attualmente contro ignoti, ma abbiamo degli indizi per investigare da parte dei Carabinieri Forestali . Per questo tipo di reati le multe sono infatti piuttosto ingenti e vengono calcolate in proporzione al danno ambientale causato. «L’importo della sanzione sarà stabilito da un team di esperti – spiega il Comandante Marasco -, ma in linea di massima parliamo di un importo che si aggira intorno ai 40mila euro». Il danno. Centinaia gli alberi che sono stati abbattuti . Più controlli. Adesso spetta ai carabinieri forestali, con specialisti in agronomia, dovranno quantificare il danno arrecato alla zona boschiva protetta dove è vietato categoricamente il taglio, successivamente, decidere, il valore economico dell’ammenda. Oltre al penale e alla multa i boscaioli di frodo dovranno anche ripristinare lo stato dei luoghi e quindi piantumare nuovi alberi sotto stretta sorveglianza delle guardie del parco. Il fenomeno del cosiddetto «illegal logging» (disboscamento illegale) è una piaga anche per il Parco Nazionale del Gargano che solitamente inizia intorno alla metà di dicembre e termina verso fine febbraio. Quest’anno, a differenza dei precedenti, l’intensificazione dei controlli ha portato a una minor deforestazione da parte di taglialegna di frodo

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