Fuga dal carcere, chi si è consegnato e chi è ancora latitante

Continua la caccia ai detenuti evasi lunedì mattina dal carcere di Foggia, durante la rivolta scoppiata in contemporanea in diverse case circondariali

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Continua la caccia ai detenuti evasi lunedì mattina dal carcere di Foggia, durante la rivolta scoppiata in contemporanea in diverse case circondariali italiane col pretesto delle restrizioni da Coronavirus.

Tra quanti erano fuggiti c’erano anche nomi noti della criminalità organizzata del Gargano, come i mattinatesi Francesco Notarangelo, detto Natale, Andrea Quitadamo detto Baffino junior, e Bartolomeo Pio Notarangelo. Nella giornata ieri i tre uomini si sono costituiti presentandosi ai Carabinieri di San Giovanni Rotondo, mentre nel momento in cui si scrive non c’è ancora traccia dell’altro, pericoloso mattinatese evaso, Francesco Scirpoli, anch’egli negli scorsi anni sodale del clan Romito (oggi definito dalla DIA Romito-Ricucci-Lombardi).

Pregiudicati caratterizzati, come riportano le forze di polizia, da un alto indice di pericolosità. E’ definito molto pericoloso anche Cristoforo Aghilar, il 37enne di Orta Nova arrestato per il femminicidio dell’ex suocera Filomena Bruno. Gli altri evasi ancora da catturare sarebbero il sanseverese Angelo Bonsanto, il brindisino Antonio Borromeo, il barese Ivan Caldarola, il foggiano Francesco Cammalleri, il sipontino Maurizio Ciociola, il sanseverese Severo De Letteriis, il barese Pasquale Fiore, il sannicandrese Nazario Gallo, il cerignolano Matteo Ladogana, il macedone Sahmir Memed, il barese Domenico Patruno, il lucerino Alessandro Russo, il brindisino Angelo Sinisi e il foggiano Alessandro Stella.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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