VIA UN ALTRO PEZZO DELLA TRATTA MANFREDONIA-FOGGIA? IL TRENO SI FERMEREBBE A MANFREDONIA OVEST

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E MENTRE per il Gargano si ragiona come completare il circuito del promontorio prolungando la ferrovia da Calenella fino a Manfredonia, le Ferrovie dello Stato progettano di eliminare il tratto ferroviario che da Manfredonia arriva sino alla stazione Manfredonia ovest altrimenti detta “stazione fantasma” per trovarsi in piena campagna lontana da Siponto e ancor più da Manfredonia.
A DARE l’allarme su una notizia tenuta in gran segreto alla Regione Puglia, l’associazione culturale e politica “Manfredonia Nuova” che ha svelato come si sia tenuta a Bari una riunione presieduta dall’assessore regionale ai trasporti e lavori pubblici, Giovanni Giannini, presenti tra gli altri per il comune di Manfredonia, Giuseppe Di Tullo dirigente del V settore lavori pubblici e autorizzazioni ambientali e il caposervizio Pasquale Impagnatiello, nella quale sono stati espressi pareri favorevoli anche da parte dei due dirigenti comunali di Manfredonia, sulla richiesta di dismissione del tratto di ferrovia che corre, per circa cinque chilometri, tra la stazione Campagna e la stazione Manfredonia Ovest. La motivazione addotta fa riferimento all’annullamento del Treno-Tram che avrebbe dovuto correre su quel tratto.
IN UNA LETTERA inviata ai responsabili della Regione Puglia, ai dirigenti comunali di Manfredonia e alla Commissione straordinaria al comune, “Manfredonia Nuova” esprime assoluta contrarietà alla dismissione di quel tratto di ferrovia: <una decisione così importante non può essere presa da due tecnici comunali ma deve essere politica e partecipata dai cittadini> afferma non senza richiamare un progetto che circola da anni, riguardando la <speculazione edilizia> che si riverserebbe su quell’area una volta eliminata la ferrovia.
PERENTORIO il rifiuto di considerare Manfredonia ovest, meno di un marciapiede ferroviario, come la stazione di riferimento perché <è troppo decentrata rispetto alla città; è priva di una sala d’aspetto viaggiatori; lo spazio di parcheggio assai ridotto ancor più lo è per i mezzi pubblici; è attigua ad un incrocio stradale e contigua ad una strada a traffico intenso; dista alcuni chilometri da Siponto e Manfredonia che i viaggiatori dovrebbero percorrere a piedi>. Una situazione del tutto irragionevole che creerebbe una caterva di difficoltà e di pericoli con gravissime ripercussioni negative sul già precario turismo.
MA SOPRATTUTTO è concettualmente fuori da ogni considerazione rinunciare ad un servizio ferroviario quando c’è tutto un diffuso movimento tecnico e politico volto a valorizzare e incentivare il trasporto ferroviario che la storia della civiltà ha da sempre usato per portare progresso e sviluppo. A Manfredonia si è agito sempre all’incontrario: via i binari che arrivavano fino sotto Corso Manfredi, via i binari dal molo di ponente che oltre per i lavori portuali (il movimento delle gru) servivano per portare i turisti fin sotto le navi, e ora via un altro tratto: a quando la soppressione della tratta per Foggia?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Michele Apollonio

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