LE MADRI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
CIRCOLO UNIONE E LIONS CLUB RICORDANO LE 21 DONNE DELLA COSTITUENTE
LA DATA del 2 giugno 1946 non segna solo la
LE MADRI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
CIRCOLO UNIONE E LIONS CLUB RICORDANO LE 21 DONNE DELLA COSTITUENTE
LA DATA del 2 giugno 1946 non segna solo la linea di demarcazione tra la monarchia e la repubblica decretata in Italia con il referendum istituzionale, ma sancisce anche tutta una serie di cambiamenti fondamentali per la società italiana. Tra queste di grande importanza quella del voto alle donne che ebbero l’opportunità di partecipare ad eleggere l’Assemblea costituente e quindi di entrare per la prima volta in Parlamento. Un evento i cui riverberi innovativi si fanno sentire ancora oggi.
PER RICORDARE quel particolare momento storico che ha cambiato i costumi e la società italiana, il Circolo Unione in collaborazione con il Lions club Manfredonia host, hanno organizzato per sabato 7 prossimo (ore 18) nel salone delle feste del Circolo Unione, in occasione della ricorrenza delle Festa della donna, un incontro con Armando Regina, dell’Università di Bari, per ricordare le 21 donne dell’assemblea costituente.
<UN DOVEROSO omaggio – ha annotato la presidente del Lions Club, Fanny Garzia – alle donne che hanno concorso ad imprimere la svolta storica all’Italia>. Mentre Pio Longo, presidente del Circolo Unione, ha ricordato come solo con la sua presidenza che data una quindicina di anni <le donne hanno potuto iscriversi regolarmente a quello che era il Circolo riservato ai Galantuomini>.
DEI 556 eletti all’assemblea costituente, 21 erano donne alle quali viene riconosciuto, in corrispondenza dei “Padri”, l’appellativo di “Madri” della Costituzione. E cioè: Adele Bei, Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Maria De Unterrichter Jervolino, Filomena Delli Castelli, Maria Federici, Nadia Gallico Spano, Angela Gotelli, Angela M. Guidi Cingolani, Leonilde Iotti, Teresa Mattei, Angelina Livia, Merlin, Angiola Minella, Rita Montagnana Togliatti, Maria Nicotra Fiorini, Teresa Noce Longo, Ottavia Penna Buscemi, Elettra Pollastrini, M. Maddalena Rossi, Vittoria Titomanlio.
NOVE erano della Democrazia cristiana e altrettante del Partito comunista; 2 del Partito socialista; e una dell’Uomo qualunque. Ma soprattutto rappresentavano l’Italia intera: due erano trentine, tre torinesi, due lombarde, una veneta, una genovese, una emiliana, una toscana, una marchigiana, due abruzzesi, una romana, una pugliese, due siciliane, una la Sardegna. In maggioranza sposate con figli, giovani e dotate di titoli di studio (14 laureate).
IL LORO CONTRIBUTO ai lavori costituenti fu per unanime riconoscimento, di grande impegno e valore, agendo nell’interesse comune, al di là delle posizioni dei rispettivi partiti. Molte sono rimaste nell’ambito della politica e del Parlamento, alcune divenendo grandi personaggi. Dopo di loro il cammino delle donne è divenuto più semplice, la strada era ormai aperta.
Michele Apollonio
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