Corte Conti Puglia, bilancio 2019: danno complessivo di 14,2mln, aperti 6551 nuovi fascicoli

Nel corso del 2019, relativamente al contenzioso nella materia di contabilità pubblica, sono stati introdotti 112 nuovi giudizi, di cui 100 ad istanza

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Nel corso del 2019, relativamente al contenzioso nella materia di contabilità pubblica, sono stati introdotti 112 nuovi giudizi, di cui 100 ad istanza della Procura generale della Corte dei Conti Puglia, di questi gli atti in materia di responsabilità amministrativo-contabile sono stati 89. Le sentenze di condanna sono state 78, per un danno complessivo accertato pari 14,2 milioni.
E’ quanto emerge dalla relazione del presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Puglia, Francesco Paolo Romanelli, presentata questa mattina durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Dei giudizi di responsabilità svolti, 40 hanno riguardato l’indebita erogazione di emolumenti, 37 hanno riguardato l’indebita percezione di finanziamenti pubblici, 17 l’illecito affidamento di incarichi, 4 reati commessi da pubblici dipendenti e amministratori. Rispetto al danno complessivo accertato di 14,2 milioni di euro, il danno nei confronti dello Stato è di 8,5 milioni, 3,9 milioni nei confronti degli Enti locali pugliesi e 1,8 milioni nei confronti delle Asl. Aumenta il danno accertato subito dalle Asl, nel 2018 fu solo di 516mila euro.

AUMENTO GIUDIZI CONTRO DIPENDENTI ASL – Nel 2019, i soggetti maggiormente chiamati nei giudizi di responsabilità davanti al Tribunale della Corte dei Conti della Puglia sono stati gli amministratori e dipendenti comunali, 87 in tutto (in calo rispetto al 2018 quando furono 126), a seguire gli amministratori e dipendenti delle Asl (45 contro i 22 del 2018), i privati percettori di finanziamenti pubblici (40 contro i 94 dell’anno precedente) e i dipendenti statali (24, mentre nel 2018 furono 28).

E’ evidenziato nella relazione del presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Puglia, Francesco Paolo Romanelli, presentata questa mattina durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. «Quanto alla natura del rapporto di servizio dei soggetti convenuti – ha sottolineato il presidente Romanelli – si evidenzia, come negli anni passati, una netta preponderanza degli amministratori e dei dipendenti degli enti locali e, tra questi, nello specifico, di quelli dei comuni e delle Asl. Parimenti, si registra un significativo numero di giudizi celebrati nei confronti di privati percettori di contributi e finanziamenti pubblici. Trattasi, nello specifico di finanziamenti e contributi erogati per lo sviluppo delle aree disagiate del Mezzogiorno, per i contratti d’area e i patti territoriali, dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea)».

NEL 2019 OLTRE 6500 NUOVE INCHIESTE –  «Nel corso del 2019 sono stati aperti 6.551 nuovi fascicoli con un incremento del 23% rispetto al 2018 mentre ne sono stati definiti 5.253 (con incremento del 27% rispetto al 2018): la giacenza finale, al 31 dicembre 2019, è risultata essere di 22.097 fascicoli istruttori, pari ad un carico medio per ogni magistrato, compreso il procuratore regionale, di 3.682 fascicoli». E’ quanto emerge nella relazione letta dal procuratore capo regionale della Corte dei Conti della Puglia, Carmela de Gennaro, durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario in corso a Bari. «Come già evidenziato negli ultimi quattro anni – ha aggiunto – anche nel 2019 e nonostante la contrazione dell’organico che è passato a cinque a quattro magistrati, oltre alla sottoscritta, la Procura regionale della Puglia si è collocata al primo posto, tra tutte le procure regionali con riguardo non solo al numero dei nuovi fascicoli aperti ed al carico medio per ogni magistrato assegnato all’ufficio bensì anche con riferimento al numero dei fascicoli definiti e, più in generale, alla produttività complessiva».
Dalla relazione emerge anche che i reati commessi dai privati nell’ambito dell’accesso ai finanziamenti e contributi pubblici, statali ed europei (Fers, Por), hanno provocato un «danno di circa 6 milioni e 294mila euro, di cui 1,34 milioni da risarcire in favore di Agea, 4,1 milioni in favore della Regione Puglia». “Nel corso del 2019 – ha evidenziato il procuratore – sono state diverse le azioni esercitate in conseguenza dell’illecita percezione di aiuti economici in agricoltura, erogati da Agea, richiesti ed ottenuti sulla base della presentazione di false dichiarazioni».

Per il Procuratore De Gennaro, inoltre, «La Corte dei Conti da sola non riesce a contenere entro limiti accettabili la cattiva gestione delle risorse pubbliche che nell’ultimo quarto di secolo non si è fermata, per cui c’è da interrogarsi su quali ulteriori rimedi debbano essere posti in campo per evitare che continui episodi di malversazione di danaro pubblico si ripetano a scapito della collettività». «Oggi più che mai – ha aggiunto – si avverte l’esigenza di uno Stato forte, snello, oculato gestore dei beni pubblici e capace di giocare un ruolo attivo nell’avvio di una duratura fase di ripresa economica che purtroppo tarda ad affermarsi». Spetta al «Parlamento sovrano l’onere di adozione di provvedimenti drastici di riorganizzazione e vera semplificazione della struttura amministrativa».

«Risultano ancora molto limitate le segnalazioni provenienti dalle Amministrazioni danneggiate, nonché dai revisori dei conti e dai dirigenti o responsabili dei servizi delle pubbliche amministrazioni, nonostante la tutela apportata a coloro che segnalino le condotte illecite e l’obbligo espressamente sancito. Tale comportamento omissivo è sicuramente da censurare». Lo ha detto il procuratore capo regionale della Corte dei Conti della Puglia, Carmela de Gennaro, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. «Deve – ha aggiunto – evidenziarsi che sono limitate anche le segnalazioni per illegittime assenze dal servizio. Le amministrazioni – ha ribadito – in tutti i casi di flagranza ovvero falsa attestazione della presenza in servizio con modalità fraudolenta, sono tenute ad avviare il procedimento disciplinare e trasmettere con estrema sollecitudine la notizia alla Procura contabile». Nel 2019, invece, sono state «numerose le segnalazioni pervenute dai cittadini e da pubblici dipendenti».

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