Maxi operazione da parte delle forze dell'ordine nella città di Foggia. Centinaia tra poliziotti, carabinieri e finanzieri stanno eseguendo dalla scor
Maxi operazione da parte delle forze dell’ordine nella città di Foggia. Centinaia tra poliziotti, carabinieri e finanzieri stanno eseguendo dalla scorsa notte decine di perquisizioni e controlli a «tappeto», in contemporanea, nelle aree più sensibili del capoluogo alla ricerca di armi, sostanze stupefacenti e eventuali soggetti latitanti. I poliziotti contestualmente stanno eseguendo alcuni fermi emessi da un pool di magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e della Procura di Foggia nei confronti di soggetti ritenuti autori di tentate estorsioni a danno di imprenditori foggiani.
Avrebbero chiesto 100mila euro ad un imprenditore edile due dei quattro destinatari dei provvedimenti di fermo eseguiti oggi su disposizione della Dda di Bari e dalla Procura di Foggia. Presunti autori della richiesta uno dei tre foggiani fermati e il rumeno tuttora irreperibile. Questo tentativo di estorsione risalirebbe a novembre scorso. Il secondo episodio estorsivo sarebbe di qualche giorno fa e avrebbe come vittima un commerciante a cui gli altri due fermati avrebbero chiesto 5mila euro.
I FERMATI – Tre foggiani sono stati sottoposti a fermo mentre un rumeno è ricercato perché all’estero per due tentativi di estorsione a un commerciate e ad un imprenditore: è il risultato dell’operazione condotta all’alba da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza su disposizione della Dda di Bari e dalla Procura dauna.
I tre foggiani fermati sono ritenuti legati ai clan «Moretti-Pellegrino-Lanza» appartenenti alla cosiddetta «Società foggiana», la mafia che opera nel comune capoluogo e non riguarderebbero le dieci intimidazioni compiute dall’inizio dell’anno in Capitanata. In concomitanza con i decreti di fermo sono state eseguite una serie di perquisizioni mirate.
In una di queste i carabinieri hanno sequestrato, a casa di un pregiudicato del rione Candelaro, contanti per 19 mila euro oltre ad un’agenda dove sono annotati nomi e cifre. A quanto si apprende i militari stanno verificando se si tratti di richieste estorsive o denaro legato a debiti per droga. Inoltre, nel corso dei controlli, i militari della Guardia di finanza oltre ad aver sequestrato due fucili e 5mila litri di carburante durante una perquisizione in un autoparco ad Orta Nova, hanno anche trovato una telecamera nascosta tra le cassette della posta nella palazzina «Ex Onpi» che si trova alla periferia della città. Videocamere che sarebbe servita a monitorare l’ingresso delle Forze di polizia.
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