Durante il servizio di pattugliamento degli Ispettori Ambientali Territoriali del Corpo Nazionale CIVILIS ENDAS di Manfredonia, (come da foto) il Coma
Durante il servizio di pattugliamento degli Ispettori Ambientali Territoriali del Corpo Nazionale CIVILIS ENDAS di Manfredonia, (come da foto) il Comandante Giuseppe Marasco con gli Ispettori sulla strada provinciale 79, hanno rinvenuti a circa cento metri di distanza una discarica di rifiuti a cielo aperto che una volta piena viene incendiata, e messi altri cumuli di rifiuti su quei incendiati, ed un’auto totalmente bruciata.
Marasco afferma: “ La propagazione di un incendio, di per sé pericolosa per l’incolumità delle persone e dei luoghi in cui il fuoco si diffonde, aumenta nel caso in cui il rogo riguardi rifiuti, siano essi speciali o pericolosi. In questi casi, a seconda della tipologia di rifiuti che brucia, possono esserci conseguenze per l’ambiente, per le colture, l’aria e l’acqua, nonché naturalmente le persone. Possono infatti propagarsi nell’aria diossine e sostanze microinquinanti in concentrazioni significative, in grado di mettere a repentaglio la salute pubblica, oppure allo stesso tempo possono inquinarsi le colture della zona e di conseguenza l’igiene degli alimenti (sia di origine vegetale che animale).
Il Comandante Marasco Giuseppe inoltre avverte: “ Quando si verificano simili incendi, pertanto, si ricorre a specifiche unità di crisi, nel rispetto dei piani di prevenzione e delle previsioni operative predisposte dalle singole amministrazioni comunali e provinciali, al fine di poter intervenire tempestivamente dopo aver accertato, nel più breve tempo possibile, l’eventuale presenza nell’ambiente (aria, acqua, falde, terreni) di sostanze inquinanti e nocive, causate e derivanti dalla combustione dei rifiuti, nonché da sversamenti o smaltimenti abusivi. Per evitare avvelenamenti da fumo, irritazioni alle vie respiratorie (tosse o asma, ad esempio) o, nei casi più gravi, di assorbire in circolo sostanze molto tossiche, è sempre consigliato stare il più possibile a distanza dal fumo, controvento, e naturalmente chiudere porte e finestre”.
Ten. Pasquale Murgo
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