E’ l’ultimo pesce rimasto in Adriatico e chi non può rinunciare al tradizionale menu della vigilia di Natale, può acquistarlo, da oggi, su eBay a 3 mi
E’ l’ultimo pesce rimasto in Adriatico e chi non può rinunciare al tradizionale menu della vigilia di Natale, può acquistarlo, da oggi, su eBay a 3 mila euro. A lanciare la provocazione è l’organizzazione ambientalista MedReAct, per ribadire l’urgenza di tutelare il Mediterraneo e in particolare l’Adriatico, dalla pesca intensiva a cui è sottoposto da decenni. Metodi invasivi che, secondo l’organizzazione, hanno desertificato un mare dove quasi l’80% degli stock ittici sono pescati oltre i livelli di sostenibilità, mentre l’Adriatico è la regione con la più alta intensità di pesca a strascico al mondo.
Per promuoverne il recupero, 16 organizzazioni, hanno rivolto un appello alla Ministra Teresa Bellanova, chiedendole di istituire un’area di ripopolamento marino nel Canale di Otranto, una proposta presentata da MedReAct e dall’Adriatic Recovery Project alla Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (Cgpm) già nel 2018. In quest’area si trovano importanti habitat per diverse specie commerciali, come il gambero rosso, il gambero rosa, il nasello e il gattuccio boccanera, alcune fortemente sovrasfruttate e rare specie vulnerabili, come i coralli bianchi e il corallo bamboo, che se tutelati potrebbero contribuire al ripopolamento dell’Adriatico. Una strada aperta dalla prima zona di ripopolamento ittico dell’Adriatico della Fossa di Pomo, dove scampi e naselli sono più che raddoppiati in meno di due anni dall’istituzione. Contestualmente è partita la petizione (su change.org) dal titolo: «Non ci saranno più pesci! Stop allo sfruttamento del mare Adriatico!».
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