UNA PAGNOTTA DI PANE ED UN MISURINO D’OLIO

Fonte sorgiva giù al Largo Diomede (1921 – claudiocastriotta@) Manfredonia – I pescatori seduti sul piazzale di fronte alla villa comunale, ricucivan

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Fonte sorgiva giù al Largo Diomede (1921 – claudiocastriotta@)
Manfredonia – I pescatori seduti sul piazzale di fronte alla villa comunale, ricucivano le reti della paranza con una lunga linguetta di plastica, nei giorni di riposo quando il mare era in tempesta! Con i loro abiti sporchi di acqua salata e impregnata di nafta, buttati per terra uno accanto all’altro in un clima di tramontana.

Aria secca di alberi contro le mura ,da un cortile giù a una scalinata verso il mare ,le donne inginocchiate su una fonte sabbiosa e di pietra di acqua salmastra lavavano la biancheria,si tiravano su i capelli per qualche pettinata! Nel frattempo la giornata scorreva quotidianamente con la sua usanza nel ’21! Da via Stella uscì di casa Matteo di otto anni:- Cià Mamma vado da zi ‘Lucia’ (ch’era una botteghina di alimentari che si trovava una traversa più su ). Però prima vado al mercato Ittico a vedere la barca se è arrivata dalla pesca delle alici! Il piccolo aspettava sulla panchina di cemento, quando vide il padre di spalle che remava a riva,corse vicino urlando: – Come è andata la pesca ?

Aspetto i soldi per la spesa. – Male figlio mio ho solo un fazzoletto di alici, va dalla signora Lucia compra una pagnotta di pane e un misurino d’olio. Matteo pensava alla vecchia che non voleva più far credito ed era impaurito, escogitava cosa doveva inventarle questa volta. Entrò nella botteghina alzò la testa ,la vecchia lo guardò dritto negli occhi– Cosa vuoi a quest’ora?-Voglio una pagnotta di pane e un po’ d’olio! – E i soldi ? – Domani viene mamma. – No, no non Avrai niente! Via dal negozio ! Matteo disperato guardava due pagnotte calde una sull’altra ;ormai la bugia non l’aveva bevuta,così si diede un’occhiata intorno … prese la pagnotta di sopra, la mise in testa e fuggì via di corsa. La vecchietta gridava: – Polizia prendetelo ! Ma in un lampo arrivò a casa con il cuore che gli batteva.

Dopo un’oretta il vecchietto di suo marito zì Domenico fece visita alla signora Saveria:– Tu figlio ha rubato il pane, lo porto in Questura !  Matteo fece coraggio e un passo avanti: – Sentite avrete la vostra somma ! Il vecchio commosso accettò. L’indomani il piccolo andò a casa dello zio Lorenzo si fece prestare cinque lire e con sincera maestria pagò i due vecchietti che in silenzio non proferirono parola.

Di  Claudio Castriotta

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