Nichi Vendola appare in un cameo nel film di Checco Zalone, Tolo Tolo. Stando a indiscrezioni, l’ex governatore della Puglia interpreterebbe se stesso
Nichi Vendola appare in un cameo nel film di Checco Zalone, Tolo Tolo. Stando a indiscrezioni, l’ex governatore della Puglia interpreterebbe se stesso, in una scena della quale non emergono molti particolari. Sembrerebbe che nella sequenza Zalone, afflitto da seri problemi, si rechi in una villa che nella finzione è la residenza estiva di Vendola, per chiedergli aiuto. Il ciak è stato dato sulla Murgia la scorsa estate, ma la notizia è trapelata soltanto ieri.Tra gli altri ospiti illustri del quinto lungometraggio del comico di Capurso c’è anche Nicola Di Bari, il cantante di Zapponeta (Foggia), che ha accettato di partecipare a un’altra scena, quella del ristorante sushi inaugurato sulla Murgia, registrata a Gravina nella scorsa primavera. Di Bari, 79 anni (all’anagrafe Michele Scommegna) concede una breve apparizione, che sicuramente sarà gradita al pubblico pugliese e non solo. Vincitore del Festival di Sanremo nel 1971 (con il brano Il cuore è uno zingaro) e nel 1972 (I giorni dell’arcobaleno), non è stato mai dimenticato dagli appassionati di musica leggera.
Ritornando al cameo di Vendola, la simpatia che l’ex presidente della Regione nutre per Luca Medici-Checco Zalone non è certo un mistero, nonostante le imitazioni dispensate dal comico (compresa la «s» sibilante) a ogni occasione possibile, spesso e volentieri a favore di telecamere.
Quindi, presumibilmente, quando Zalone gli ha chiesto di averlo nel suo primo film da regista, l’ex presidente Vendola ha accettato volentieri. Del resto Luca Medici è persona sensibile e colta, l’esatto opposto del personaggio rozzo e ignorante che interpreta in modo esilarante sul grande e sul piccolo schermo.
Tolo tolo, prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi, racconta la storia di un migrante al contrario che, deluso da alcune vicende, dall’Italia meridionale s’imbarca per l’Africa in una serie di gag irresistibili. Il protagonista familiarizza con alcuni migranti e in particolare con un bambino keniota, con il quale compirà la traversata di ritorno verso l’Europa. Alle riprese del film, in effetti, hanno partecipato centinaia di comparse di colore, nei ciak dati nel basso Adriatico, sulla costa di Torre Guaceto e delle marine leccesi. Nei mesi scorsi la troupe si è dovuta spostare nel deserto africano e, appunto, in Kenia, a Malindi, dove Zalone incontra nientemeno che la sempre affascinante Barbara Bouchet.
Molte le ambientazioni nel paesaggio murgiano, come per esempio in una antica masseria di Poggiorsini in compagnia di un gregge di pecore reclutato alla bisogna, e soprattutto a Gravina, in zona Ponte Acquedotto, dove è stata creata la scenografia del ristorante sushi, e nel palazzo comunale, in pieno centro: qui è stato difficile tenere a bada i tanti ammiratori dell’artista quarantunenne campione d’incassi.
Un’altra breve sequenza di Tolo tolo è stata girata ad Acquaviva delle Fonti, dove, in una giornata di pioggia (s’intende cinematografica) collocata narrativamente negli Anni ‘90, Zalone, in sella a una moto, arriva alla banca e si sottopone alla «purga» di versare l’Iva all’erario, ben prima che fosse inventata Equitalia.
C’è quindi grande attesa per la commedia che approderà nelle sale il primo gennaio.
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