La Regione Puglia, di concerto con l'Acquedotto Pugliese, ha avviato una serie di investimenti per migliorare la gestione delle reti idriche e a conte
La Regione Puglia, di concerto con l’Acquedotto Pugliese, ha avviato una serie di investimenti per migliorare la gestione delle reti idriche e a contenere le perdite», un complesso di opere per quasi 152 milioni di euro. Lo spiega in una nota l’assessore regionale ai Lavori pubblici e infrastrutture, Giovanni Giannini, precisando che «le opere finanziate risultano oltremodo necessarie e urgenti in una Regione come la nostra, povera di acqua e caratterizzata da ingenti perdite nella rete idrica».
Si tratta di investimenti per 151.766.276 euro, provenienti 93,5 milioni quale quota pubblica del POR 2014-2020; 25,4 milioni dal Ministero dell’Ambiente e dalla programmazione POR 2000-2006; 32,9 milioni dai proventi tariffari del Servizio Idrico Integrato.
«Molto si è fatto – prosegue la nota – per il risanamento delle reti interne degli abitati, attivando il telecontrollo delle reti di adduzione, il controllo attivo delle perdite e arrivando a un radicale cambiamento dell’approccio della distribuzione idrica con l’avvio della distrettualizzazione, che, permettendo di dividere il territorio regionale in lotti, ha reso più agevole qualsiasi tipo di controllo e intervento».
Ora la Giunta regionale ha approvato «la rimodulazione degli interventi, già pianificati, relativi ad attività di potenziamento delle infrastrutture di adduzione, accumulo e approvvigionamento idrico e ad azioni per il telecontrollo, la ricerca delle perdite e il risanamento delle reti interne, predisponendo un nuovo quadro di investimenti, attraverso lo spostamento di risorse da opere che necessitano di tempi di realizzazione incompatibili con le scadenze dei fondi europei e dei fondi di sviluppo e coesione su opere realizzabili nei limiti temporali».
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