Il Comune di Manfredonia è in stato di predissesto finanziario, alle prese col difficile piano di riequilibrio decennale, e le scuole restano d'ora in
Il Comune di Manfredonia è in stato di predissesto finanziario, alle prese col difficile piano di riequilibrio decennale, e le scuole restano d’ora in avanti senza riscaldamento nelle ore pomeridiane.
Sta creando polemiche e malumori tra i docenti e le famiglie degli studenti sipontini la decisione del Comune commissariato di consentire il riscaldamento a scuola solo di mattina.
“Per gli edifici scolastici di competenza comunale, l’ente è riuscito fino allo scorso anno scolastico non solo a garantire tale servizio per le attività didattiche del mattino, ma, seppur con difficoltà, anche ad aderire, per progetti specifici e attività extrascolastiche, alle richieste di estensione del servizio oltre gli orari scolastici”, afferma il segretario generale Giuliana Galantino, in qualità di dirigente dei lavori pubblici, nella comunicazione inviata a 7 istituti comprensivi (Croce-Mozzillo, Ungaretti-Madre Teresa di Calcutta, Don Milani Uno-Maiorano, Giordani-de Sanctis, Perotto-Orsini, Zapponeta-Borgo Mezzanone).
“Questo ha comportato un aumento dei costi che, alla luce del piano di riequilibrio e delle previsioni di bilancio per l’anno corrente, non è più possibile sostenere”.
Da qui la difficile decisione.
“Si fa presente, pertanto, che per l’anno scolastico 2019-2020 sarà possibile garantire il riscaldamento delle strutture solo per le attività didattiche del mattino, mentre non sarà possibile aderire a nessuna richiesta di estensione del servizio formulata per le ore pomeridiane e serali”.
Ma non è tutto. “Corre l’obbligo di evidenziare che, in linea con le indicazioni del piano di riequilibrio, sarà possibile garantire solo interventi di manutenzione in economia diretta, effettuati da personale comunale, mentre non sarà più possibile procedere ad affidamenti diretti a imprese specializzate, a cui sempre di più si ricorre, nè assicurare interventi che necessitino di materiali non nella disponibilità dell’ufficio. Resta inteso”, si conclude, “che saranno assicurati interventi di somma urgenza da valutarsi volta per volta”.
Ma molti docenti non ci stanno, alla luce delle attività svolte in ora pomeridiana, come quelle di musica.
“Cari funzionari del Comune e illustrissimo commissario, credo che si tratti di una svista o di una cattiva informazione su come la scuola funzioni”, lamenta un insegnante della scuola media Ungaretti.
“Il pomeriggio in tutte le scuole (dall’infanzia alla secondaria) si svolge attività didattica e non extracurricolare,servizio mens, corso di strumento musicale fino alle ore 19.00. Attività che è prevista dal MIUR e che oltretutto è un diritto del cittadino, in quanto paga e non poco le tasse. Questi poveri ragazzi dovranno stare senza riscaldamento, quando magari nei giorni di rientro dei dipendenti del comune negli uffici dei funzionari e nel gabinetto del sindaco il riscaldamento è acceso fino a tarda sera se non 24 ore. Credo che il diritto all istruzione sia un diritto inviolabile e mi fermo qui. Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, beh sono inesistenti! Ma non per colpa degli operai comunali che spesso vengono a titolo di favore in quanto persone coscienziose. Fateci fare il nostro lavoro!”.
“Qualcuno là ha mai capito davvero come funziona la scuola?”, fa eco sconcertata una docente del liceo Galilei-Moro.
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