Lega Foggia e Provincia: i giovani di Salvini lasciano il partito „

  Sparisce il movimento giovanile del partito di Matteo Salvini in Capitanata. Circa 80 ragazzi hanno deciso in modo compatto di abbandonare i

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Sparisce il movimento giovanile del partito di Matteo Salvini in Capitanata. Circa 80 ragazzi hanno deciso in modo compatto di abbandonare il partito in seguito all’autosospensione compiuta una ventina di giorni fa come forma di dissenso verso la gestione provinciale.

“Nei primi giorni di settembre i “dirigenti” (soltanto di nome – di fatto nessuna carica è stata mai ufficializzata nonostante un anno denso di attività politico-culturali e di uscite in piazza) del movimento giovanile della Lega di Capitanata, considerate le ripetute negligenze dei vertici provinciali manifestatesi specialmente nei mesi estivi, hanno scelto di autosospendersi dal partito, ottenendo pieno appoggio dai numerosi militanti, anch’essi scettici per la gestione locale del partito di Matteo Salvini.

Dopo circa venti giorni i giovani “dirigenti” e i giovani militanti (circa 80 ragazzi provenienti non solo dal capoluogo dauno ma dall’intera provincia – da San Giovanni Rotondo a Lucera, da Orsara di Puglia a Cerignola), di comune accordo e in totale sintonia, hanno optato per l’abbandono definitivo del partito guidato dall’ex ministro dell’interno, considerato anche lo scarso interesse che la notizia dell’autosospensione ha suscitato nelle più alte cariche territoriali, abituate a vedere nelle giovani leve  essenzialmente una forza lavoro da impiegare nelle manifestazioni di partito, in campagna elettorale, nelle primarie e nelle manifestazioni in piazza per lo svolgimento di mansioni ritenute poco consone da dirigenti amanti delle passerelle e della comodità.

Sparisce davvero, allora, la vera forza della Lega in Capitanata, costituita da ragazzi di buona volontà che  più volte hanno sacrificato il loro tempo (soprattutto i weekend) montando gazebo (perlopiù alle 8.00 di mattina), facendo volantinaggio per promuovere le ultime proposte del partito o per sponsorizzare un candidato, dando non il 100% ma il 200% ad un partito i cui quadri dirigenziali hanno ritenuto più idoneo – a partire dalla fondazione di Lega Giovani in Capitanata – reputare i propri ragazzi come semplice manovalanza.

Sparisce, quindi, l’unico movimento giovanile realmente attivo dell’intera Capitanata, impegnato tanto in attività politiche quanto in attività culturali (volte, in particolare, alla promozione di figure intellettuali relative alla propria area politica d’appartenenza) e sociali (si veda, ad esempio, il progetto “Scuola solidale”: l’acquisto di materiale scolastico per i bimbi provenienti dalle famiglie meno abbienti fu compiuto  esattamente un anno fa esclusivamente attraverso l’autotassazione dei giovani dirigenti e dei giovani militanti)”.

 

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