È ufficiale: gli Stati Uniti hanno registrato la loro prima vittima da fumo di sigaretta elettronica. Si tratta di un paziente deceduto in Illinois, d
È ufficiale: gli Stati Uniti hanno registrato la loro prima vittima da fumo di sigaretta elettronica. Si tratta di un paziente deceduto in Illinois, dopo aver sviluppato una malattia respiratoria di elevata importanza. «Questo tragico caso rafforza i timori sui seri rischi associati al consumo di sigarette elettroniche», spiega Robert Ray Redfield, virologo del “Center for desease control” (Cdc) la divisione del ministero per la Salute che si occupa di cura e prevenzione delle malattie.
Il decesso è avvenuto tra il 21 e il 23 agosto e riguarda una persona, l’identità non è stata resa nota, che era affetta da una condizione respiratoria severa e non chiaramente diagnosticata. Spesso infatti a rendere difficile la diagnosi tempestiva della patologia derivante da “svapo”, ovvero dal consumo di “e-cigarette”, sono i sintomi comuni ad altre malattie. Le manifestazioni vengono infatti scambiate per polmonite, ma poi non migliorano nemmeno con la somministrazione di antibiotici o altri farmaci mirati.
Un fenomeno in pericolosa diffusione negli Usa, come dimostra il moltiplicarsi dei casi della misteriosa malattie polmonare legata all’uso di tali prodotti. Le segnalazioni accertate dalle autorità sanitarie – tutte riguardanti «casi di disturbi ai polmoni» che hanno portato a ricoveri in ospedale – sono arrivate almeno a 153, allargandosi a 16 Stati dell’Unione, ovvero California, Connecticut, Florida, Illinois, Indiana, Iowa, Minnesota, Michigan, North Carolina, New Jersey, New Mexico, New York, Pennsylvania, Texas, Utah, Wisconsin.
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