PROLUNGAMENTO FERMO PESCA SI DECIDE LUNEDI’ ALLA REGIONE

IL FERMO pesca obbligatorio nelle marinerie pugliesi, da Bari a Manfredonia, proseguirà fino all’9 settembre 2019, anziché fino al 27 agosto. E’ quant

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IL FERMO pesca obbligatorio nelle marinerie pugliesi, da Bari a Manfredonia, proseguirà fino all’9 settembre 2019, anziché fino al 27 agosto. E’ quanto deciso dalla Regione Puglia d’intesa con le organizzazioni di categoria, al fine di tutelare l’ecosistema marino, riducendo lo sforzo di pesca e la mortalità delle risorse ittiche>.
A QUESTO comunicato della Regione Puglia ha fatto riscontro una nota della Fai Cisl del settore pesca di Manfredonia nel quale si ricorda che <di concerto con la Fai Cisl di Foggia, della Puglia e la Federazione Nazionale, già nelle varie occasioni degli incontri avuti a livello nazionale ha espresso parere contrario per il prolungamento del periodo aggiuntivo di circa 10 giorni a quello del fermo temporaneo obbligatorio>.
SI PROFILA pertanto un braccio di ferro tra il sindacato di categoria che fa capo alla Cisl e la Regione Puglia e le “associazioni di categoria” che non vengono però indicate nella nota della Regione. <Abbiamo ritenuto – dichiara il presidente della regione Michele Emiliano – che la richiesta delle associazioni di categoria della pesca fosse, oltre che fondata dal punto di vista economico e sociale, anche doverosa da quello ambientale>.
LA DELIBERAZIONE non è stata ancora formalizzata. <La decisione – ha annunciato Emiliano – sarà presa nella prossima riunione di lunedì 26 prossimo. Ancora una volta la Puglia – rileva il presidente Emiliano – si distingue per saper cogliere le deleghe concesse dalla normativa nazionale e per attuare misure a sostegno della pesca professionale e dell’economia ambientale a essa connessa, anche nel complesso sistema marittimo adriatico>.
TRA le ragioni alla base del parere contrario al prolungamento del fermo biologico aggiuntivo, la Fai Cisl esplicita quella <di aver i pescatori di Manfredonia, già utilizzato i dieci giorni di fermo, prima che andasse in vigore il fermo biologico obbligatorio disposto con decreto del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali>. Gli addetti alla pesca, armatori e imbarcati sui pescherecci fanno presente che <se passasse un prolungamento aggiuntivo del fermo biologico, sarebbero penalizzati due volte, in quanto, sia gli armatori che gli imbarcati rimarrebbero senza indennità ed integrazioni dei 10 giorni che andranno eventualmente ad aggiungersi, a meno che la Regione Puglia metta a disposizione risorse finanziarie aggiuntive in bilancio che prevedano gli indennizzi alla categoria>. Pertanto <onde evitare – auspica il sindacato – che si creino ulteriori malcontenti nella categoria, peraltro, già duramente provata, degli addetti alla Pesca, si chiede di soprassedere ad eventuali decisioni unilaterali in merito, anche per evitare la proclamazione dello stato di agitazione>.
RAGIONI di natura ambientale e motivi di carattere sindacale che saranno a confronto lunedì 26 alla Regione di Bari. Le una e le altre valide e condivisibili: eppertanto l’auspicio che viene dagli ambienti marinareschi, è quello di trovare una soluzione che le contemperi razionalmente.
Michele Apollonio

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