Immigrazione: Emiliano annuncia apertura foresteria San Severo, Lesina e Poggio Imperiale „

  Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara: “Pur non essendo una competenza diretta della Regione Puglia, bensì del Govern

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Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara: “Pur non essendo una competenza diretta della Regione Puglia, bensì del Governo nazionale, la nostra amministrazione fin dal primo giorno si è attivata per il contrasto al caporalato, costruendo e sostenendo modelli di accoglienza legali e controllati a tutela dei lavoratori stagionali –  migranti e non – e delle loro famiglie. Un lavoro fatto in sinergia con le prefetture, la magistratura, i sindacati, le associazioni e i lavoratori stessi. Ci sono esperienze positive che già costituiscono una buona pratica, come Casa Sankara che ospita mediamente 400 persone e l’azienda regionale Fortore che ne accoglie 300 in Capitanata e le foresterie di Nardò e Turi che ne ospitano circa 300. Il prossimo 31 luglio segneremo un altro traguardo importante con l’inaugurazione della nuova foresteria di San Severo che ospiterà altri 400 lavoratori. Passo dopo passo la Regione Puglia sta facendo ogni sforzo possibile in sostituzione del Governo nazionale per garantire a queste persone giuste condizioni di vita e di lavoro. Sino a quattro anni fa non c’era nulla di tutto questo. Oggi esistono centinaia di posti letto all’interno di moduli abitativi climatizzati, con servizi igienico-sanitari, infermeria, cucina e mensa, assistenza sanitaria e medicina preventiva, orientamento socio-legale, sportelli mobili di avviamento e sicurezza sul lavoro. Questo ruolo della Regione Puglia che ci siamo conquistati nel portare legalità in un fenomeno drammatico sul quale nessuno aveva mai fatto nulla in precedenza di paragonabile è una realtà che non si può prestare a speculazioni di sorta”.

Gli interventi del Governo regionale

Le strategie regionali in materia di immigrazione sono volte, prioritariamente, a rimuovere le cause che determinano povertà ed esclusione sociale per soggetti e nuclei familiari immigrati sovraesposti al rischio di emarginazione. Il nostro contesto regionale è caratterizzato dalla presenza di un triplice fenomeno migratorio, le cui esigenze e, conseguentemente le politiche d’intervento, risultano diversificate. Per un verso, infatti, la Puglia è interessata da cosiddetti flussi migratori di “passaggio”, ovvero di migranti che approdano in Puglia ma sono interessati a raggiungere mete economiche ed occupazionali più allettanti. Per altro verso, il fenomeno è da leggersi in funzione di una presenza stanziale diffusa su tutto il territorio, ed ancora, in forza di specifici flussi migratori, richiamati dal fabbisogno stagionale di manodopera nel settore agricolo e/o assistenziale.

Il fondamento normativo regionale per gli ambiti d’intervento è costituito dalla L.R. 32/2009 (Norme per l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati in Puglia).

La Regione Puglia promuove, ancora, la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi per la piena integrazione degli immigrati, orientato ad acquisire una conoscenza strutturata dei flussi migratori, anche ai fini dell’inserimento nel mercato del lavoro, mediante la diffusione e lo scambio di buone pratiche e di iniziative volte a contrastare le forme di discriminazione.

Caporalato: le misure

Il 27 maggio 2016 si tiene a Roma la sottoscrizione del Protocollo Sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura -Legalità – Uscita dal Ghetto”.Un documento firmato dai Ministri dell’Interno, Lavoro e Politiche agricole, cinque Presidenti di Regioni italiane (Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, Basilicata), Ispettorato nazionale del lavoro, Organizzazioni datoriali, Sindacati confederali, Caritas italiana, Croce Rossa Italiana, Acli, Libera. A seguito della sottoscrizione, la Regione Puglia attiva da subito Tavoli regionali permanenti inerenti le tematiche oggetto del protocollo, coinvolgendo sia le sigle dei datoriali e dei sindacati di categoria rappresentative a livello regionale, sia le associazioni firmatarie. Parimenti, la Giunta Regionale pugliese, con l’approvazione della Delibera n. 72 del 23 giugno 2016, procede alla costituzione del summenzionato Coordinamento regionale delle politiche per le Migrazioni, interessando i relativi Dipartimenti di riferimento (Promozione della salute, Welfare, Lavoro, Agricoltura, Formazione, Mobilità, Sviluppo economico, Risorse finanziarie). Allo stesso tempo, così come previsto dal protocollo sperimentale, le Prefetture convocano Tavoli provinciali a Foggia, Bari e Lecce.

Accoglienza dei braccianti agricoli stagionali

Al fine di dare completa attuazione agli obiettivi e agli interventi previsti dal Protocollo sperimentale del maggio 2016, la Regione Puglia, con provvedimento di Giunta Regionale n. 906 del 7/06/2017, ha deliberato l’impiego di circa sei milioni di euro a valere sulle risorse della propria Programmazione. La delibera di Giunta n.906 prevede la realizzazione di tre foresterie (due in Provincia di Foggia, Comuni di Apricena e San Severo, capaci di ospitare 800 lavoratori e una in Provincia di Lecce, Nardò, capace di ospitare 300 lavoratori migranti). Ognuna di esse è munita di moduli per l’alloggio, per i servizi igienico-sanitari, per l’infermeria, per la cucina e la mensa. A regime, in ciascuna delle tre foresterie saranno previsti anche servizi di assistenza sanitaria e medicina preventiva, di orientamento socio-legale, nonché sportelli mobili in materia di avviamento e sicurezza sul lavoro. Da ultimo, la Regione Puglia nell’obiettivo di arginare ogni forma di sfruttamento dei lavoratori attraverso forme illegali di trasporto fino al luogo di lavoro, ha predisposto appositi bandi per l’organizzazione di un servizio di trasporto gratuito per le lavoratrici e i lavoratori agricoli da e per i luoghi di lavoro, secondo le mappe inerenti le aree riservate a coltivazioni ortofrutticole, fornite dai Comuni e dalle Associazioni datoriali. La prima foresteria, capace di fornire accoglienza a 300 lavoratori migranti, è stata inaugurata a Nardò (Le) il 23 agosto del 2017. Anche per la stagione di raccolta estiva 2018,  la Regione Puglia, attraverso la ASL Lecce, e per il mezzo del Distretto Socio Sanitario di Nardò, ha organizzato un “pacchetto” di servizi dedicati ai braccianti agricoli immigrati presenti nella foresteria (150 ad oggi), garantendo la presenza di un medico all’interno dell’ambulatorio di prima assistenza e attivando anche un presidio del Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPESAL). A seguito di apposita Convenzione sottoscritta lo scorso aprile con il Comune di Turi, la Regione Puglia, infine, si è impegnata a cedere a titolo di comodato gratuito 34 moduli abitativi per l’allestimento di una foresteria temporanea per circa 150 lavoratori stagionali impiegati nella raccolta cerasicola 2018.

A seguito di diniego opposto dai competenti uffici del Comune di Apricena circa l’insediamento di una foresteria in favore dei lavoratori migranti in località Tonnoniro, la Giunta Regionale con Deliberazione n. 277 del 15/02/2019 ha deciso di attivarsi per cercare ulteriori siti per l’accoglienza dei migranti in provincia di Foggia. Sono stati previsti interventi di accoglienza ulteriori, in agro di Poggio Imperiale e Lesina su proprietà regionali limitrofe per l’allestimento di ulteriori due foresterie da 60 posti per area, attrezzate con moduli abitativi e complete di servizi. La progettazione tecnica e i previsti allegati necessari risultano essere stati già trasmessi dagli uffici tecnici regionali ai Comuni interessati che hanno manifestato in più incontri, alla presenza del Prefetto di Foggia, la disponibilità alla concreta realizzazione delle foresterie.

Si registra con favore il sostegno della Prefettura di Foggia che ha riunito intorno ad un tavolo non solo i Sindaci dei Comuni della Provincia più interessati ma  anche gli imprenditori agricoli e le loro Associazioni più rappresentative per favorire soluzioni in tema di lotta al caporalato e di dignitosa accoglienza dei lavoratori migranti, registrando, da ultimo, una disponibilità dei datoriali ad ospitare su aree di loro proprietà, moduli abitativi e foresterie.

Tutti gli interventi descritti sono stati oggetto di proficuo confronto con il Ministero dell’Interno che, nell’ambito del P.O.N. Legalità 2014/2020, con specifico Asse d’Intervento ha deciso di finanziare interventi per la lotta al caporalato e, in particolare, ha ritenuto di associarsi agli impegni della Regione Puglia circa l’accoglienza dei migranti, quale contributo concreto alla lotta a questa forma di sfruttamento del lavoro.

Si fa rilevare, inoltre, che allo specifico Tavolo convocato presso la Prefettura di Foggia per il contrasto al caporalato, la Coldiretti ha manifestato la disponibilità a valutare, anche in via sperimentale, il posizionamento di moduli abitativi presso alcune aziende associate, nell’ambito di uno specifico protocollo da definire con la Regione Puglia.

Con atto giuntale N. 277 del 15/02/2019  si è preso atto delle ragioni ostative manifestate dal Comune di Apricena, con nota del 02/10/2018, prot. n. 17107 a firma del Responsabile del Settore IV Urbanistica ed Edilizia in riscontro alla istanza della Regione Puglia del 02/10/2017 prot. 18587 della Sezione LL.PP. alla la realizzazione di un’area, su proprietà regionale, in località Tonnoniro, idonea ad accogliere moduli abitativi e funzionali per la ospitalità dei lavoratori. Inoltre, con il medesimo provvedimento si è preso atto che i Comuni di Lesina e Poggio Imperiale, con distinte note del 28/01/2019 e 29/01/2019 hanno comunicato la disponibilità, per ciascun Ente, all’intervento per la realizzazione di foresterie con capienza massima di 60 ospiti, composte da 15 moduli abitativi e 2 moduli bagni, 2 moduli docce, sulle due aree del demanio regionale – in località “Coppa Sentinella” e ex “Conservificio” – geograficamente contigue in un raggio di due km. Scelte significative, le prime che si registrano in Italia in tal direzione e che camminano sulla strada del pieno riconoscimento dei diritti umani, cercando di predisporre opportune risposte ad un fenomeno ormai endemico nella nostra società, l’immigrazione.

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