”La detenzione dell’arma non ha alcun legame con il fatto omicidiale, avvenuto mesi prima, dunque nessun riferimento all’imputazione contestata”. Così
”La detenzione dell’arma non ha alcun legame con il fatto omicidiale, avvenuto mesi prima, dunque nessun riferimento all’imputazione contestata”. Così l’avvocato Innocenza Starace del foro di Foggia, legale del 49enne Luigi Palena, arrestato nell’ottobre 2018 dai Carabinieri di Foggia con l’accusa di “detenzione e porto d’arma”.
Nel corso della citata operazione era stato arrestato anche Giovanni Caterino, 39enne del centro sipontino, accusato di aver partecipato alla cosiddetta “strage di San Marco in Lamis”, nel corso della quale il 9 agosto 2017 furono uccise con colpi di kalashnikov quattro persone.
Come risaputo, nell’agguato dell’estate 2017 persero la vita i fratelli Luigi e Aurelio Luciani, di 47 e di 43 anni, colpiti probabilmente per aver assistito involontariamente all’uccisione di Mario Luciano Romito e di suo cognato, Matteo De Palma.
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