FUMATA BIANCA PER L’ANNA RIZZI: ARRIVA IL BARESE MARCO PREVERIN

Riuscirà il terzo commissario straordinario a risanare l’ente e a salvare la storica struttura da una chiusura che si profilava ormai prossima?  

Caro-benzina, controlli della guardia di finanza: a gennaio oltre 2.500 verifiche
Puglia, settore sociosanitario: 39% centri ha lievi o gravi carenze
VACCINI ANTICOVID, AGGIORNAMENTO 13 MAGGIO

Riuscirà il terzo commissario straordinario a risanare l’ente e a salvare la storica struttura da una chiusura che si profilava ormai prossima?

 

 

È caduta su Marco Preverin, commercialista e revisore contabile di Bari, la scelta del Presidente Michele Emiliano in sostituzione della dimissionaria Grazia Pennella come commissario per l’Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona “S.M.A.R.”.

La gestione straordinaria di Preverin, che è già stato commissario di altre ASP ed ha esperienza di gestione di situazioni di crisi, seguirà quella di Pennella che a sua volta era subentrata ad Angela Egidio, nominata Commissario Straordinario dalla Regione nel 2014 con il compito di sanare l’Ente dopo lo scioglimento del Consiglio di Amministrazione di cui era allora presidente Paolo Balzamo.

Nonostante, però, siano trascorsi esattamente cinque anni dal commissariamento, permane per l’Ente uno stato di sofferenza cronica.

La Casa della Vita “Anna Rizzi” è una vera e propria istituzione a Manfredonia. Era il 1902 quando i coniugi Carolina Gatta ed il Cav. Pasquale Selvaggidecisero di donare ben 60mila lire al Comune di Manfredonia affinché provvedesse a fondare un ospizio o ricovero di mendicità per venire in soccorso ai poveri della città a perenne ricordo della prediletta nipote della signora, la sipontina Anna Rizzi, morta a soli 23 anni. Al fine, poi, di garantire la sussistenza nel tempo dell’erigenda Opera Pia, oltre al capitale iniziale e a quello necessario per l’arredo, l’allora sindaco Vincenzo Capparelli s’impegnò a nome del Comune ad elargire in ulteriore “assegno annuo perpetuo di lire 2.000”. Un contributo che, adeguato negli anni, viene ancora corrisposto, ma che non basta a tamponare i costi di gestione dell’istituto.

Dopo che alcuni anni fa andarono via le suore della Carità di santa Giovanna Antida Thouret, che sin dalla nascita dell’ente avevano dato il proprio aiuto nella gestione, il servizio viene oggi interamente garantito dai lavoratori della società cooperativa Carmine, consorziata Re Manfredi, a cui da oltre un anno non vengono corrisposti i salari per gli ormai noti problemi economici.

I dipendenti, seppur senza stipendio, per senso di responsabilità e rispetto nei confronti degli anziani ospiti, non hanno mai interrotto il servizio. Viste però le gravi problematiche, poco più di un mese fa il commissario aveva invitato gli anziani a lasciare la Casa. Un’ipotesi che aveva crea sconcerto nei dipendenti, ma anche nelle famiglie degli ospiti per i mille disagi e sofferenze che sarebbero state arrecate ai propri congiunti.

Diversi incontri purtroppo senza soluzioni definitive si sono susseguiti negli anni tra i dipendenti, i commissari, i sindacati e l’ex sindaco Angelo Riccardi, il quale aveva più volte sollecitato un interesse maggiore da parte della Regione Puglia verso la centenaria Casa di Riposo “Anna Rizzi”.

Riuscirà il nuovo commissario Marco Preverin a risanare l’ente e a salvare la storica struttura da una chiusura che si profilava ormai prossima?

Ai posteri l’ardua sentenza.

Maria Teresa Valente

COMMENTI

WORDPRESS: 0