Riparte da maggio il «Reddito di dignità 3.0», la nuova versione della misura regionale di sostegno al reddito approvata in aprile, che questa volta s
Riparte da maggio il «Reddito di dignità 3.0», la nuova versione della misura regionale di sostegno al reddito approvata in aprile, che questa volta si rivolge direttamente a coloro che non abbiano avuto i requisiti per presentare la domanda nazionale del Reddito di Cittadinanza.
La misura «Red 3.0» è stata al centro di un incontro con i sindaci pugliesi all’Anci a Bari. Tra le principali novità, in qualche caso sono permesse le ammissioni d’ufficio al contributo, in presenza di specifiche situazioni di fragilità.
Sono oltre 71mila le domande per il Reddito di Cittadinanza presentate da cittadini pugliesi (l’8,9% delle oltre 800.000 domande a livello nazionale), ma non tutte verranno accolte e molte lo saranno con erogazioni molto basse. Così, tra le tipologie di persone alle quali i Servizi sociali dei Comuni potranno attivare la procedura per il ReD 3.0, contestualmente alla fase di presa in carico per gli ulteriori bisogni sociali manifestati, «sono ad esempio un disabile adulto senza supporto familiare – elenca la Regione Puglia – una donna vittima di violenza e senza nucleo familiare di sostegno, persone senza dimora o dimora fittizia presso il Comune, e genitori senza dimora a seguito della separazione dal coniuge. Per loro la possibilità di accesso è sempre attiva, già da inizio anno». Inoltre, a parità di ISEE a 9.360 euro, sono compresi anche coloro che, estromessi dalla misura nazionale, «non hanno gli ultimi due anni continuativi di residenza in Italia (come gli immigrati regolarmente soggiornanti, ma anche e soprattutto gli italiani emigrati all’estero che rientrano dopo un periodo di lavoro o una vita trascorsa oltreoceano)».
Attenzione poi alle “famiglie numerose e le famiglie con almeno 3 figli minori”: in Puglia una famiglia con «un disabile grave» o «con 5 o più componenti e una famiglia con almeno 3 figli minori, potrà presentare domanda di ReD 3.0 con un ISEE fino a 20.000 euro. Per tutti la possibilità di presentare domanda sarà attivata gradualmente tra maggio e luglio, in relazione anche alla necessità che per alcuni sarà necessario attendere la restituzione degli esiti corretti da parte di INPS sulle domande di Reddito di Cittadinanza respinte o accolte con importi irrisori».
Chi riceverà il ReD 3.0 dovrà «svolgere un tirocinio, oppure un lavoro di comunità a beneficio del proprio nucleo, del proprio condominio, del proprio quartiere o della propria comunità di riferimento». Nel frattempo, già in marzo sono state “dismesse le carte acquisti che richiedevano il passaggio da INPS e Poste Italiane, per via dei disguidi e ritardi che hanno contrassegnato il biennio appena trascorso: si passa al pagamento diretto di Regione per conto dei Comuni in favore dei cittadini tramite IBAN del proprio conto o della propria carta».
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