IL CONSIGLIO comunale torna in aula lunedì 15 prossimo con l’opzione per giovedì 18 successivo. Che, stando agli ormai consolidati trascorsi consiliar
IL CONSIGLIO comunale torna in aula lunedì 15 prossimo con l’opzione per giovedì 18 successivo. Che, stando agli ormai consolidati trascorsi consiliari che hanno “privilegiato” la seconda seduta che offre meno possibilità di imprevisti per quanto riguarda il quorum per l’approvazione degli atti, potrebbe essere quella in cui affrontare l’odg che si compone di otto accapo tra cui il piano delle alienazioni 2019, programma triennale delle opere pubbliche, la conferma delle aliquote IMU e TASI, approvazione documento unico di programmazione (DUP) 2019-2021, esame e approvazione schema del bilancio di previsione finanziario 2019-2021.
UNA ASSEMBLEA consiliare sulla quale pesano non pochi interrogativi che girano intorno alle dimissioni del sindaco. I venti giorni di tempo per ripensarci scadono il 19 prossimo e la domanda è: <le ritira o no?>. Se le dovesse mantenere, non potrà presentarsi in aula. Per la verità non dovrebbe neanche salire in municipio, men che meno occuparsi di atti amministrativi. Dei punti all’odg solo quelli relativi alla programmazione e al bilancio devono essere approvati nella seduta di prima convocazione con 13 voti favorevoli; gli altri possono andare in seconda convocazione ed essere approvati con una maggioranza minima. E allora l’interrogativo è: <alla prima seduta ci sarà la maggioranza di tredici consiglieri?>.
L’ATTESA e l’attenzione è puntata sul PD. Come noto il direttivo dem si è pronunciato perché Riccardi consideri <irrevocabili> le sue dimissioni; evidenzia e deplora la situazione di una <maggioranza variabile, mai certa nei numeri e spesso priva di una bussola programmatica>; afferma che <le dimissioni del sindaco sarebbero arrivate da tempo>. L’indirizzo è chiaro. Una scelta politica in prospettiva futura. E dunque: cosa faranno i suoi consiglieri presenti in aula? D’ambrosio, Ognissanti, Campo, Balzamo, Trigiani, Bisceglia, Mastroluca, si atterranno al dettato del partito o se ne andranno in ordine sparso così come avvenuto fino ad ora?
I CONSIGLIERI pentastellati Gianni Fiore e Massimiliano Ritucci sono convinti che il sindaco ritirerà le dimissioni. <Le manterrà giusto il tempo per far approvare il bilancio e subito dopo andrà avanti costruendo una nuova maggioranza, alla faccia di quella parte di consiglieri del PD che dicono di volerla finire qui. Se il PD fosse davvero determinato a mettere fine a questo massacro – rilevano – non ci sarebbe bisogno di aspettare cosa farà il sindaco dimissionario Riccardi, ma basterebbe aggiungere le firme dei consiglieri Dem alle 12 già raccolte dall’opposizione, più D’Ambrosio della maggioranza, per le dimissioni congiunte, senza prestarsi alla presa in giro dell’approvazione del “Bilancio di previsione 2019” che potrà essere tranquillamente approvato dal Commissario Prefettizio>.
<SIAMO ormai in pieno caos> denuncia Cristiano Romani, capogruppo di FI <viviamo in una città sospesa e appesa dove i fondamentali della democrazia e il rispetto delle leggi e del popolo sono banditi. Si opera a soggetto, fuori dalle regole, con una maggioranza tenuta insieme alla giornata. E’ ora di sciogliere l’incantesimo che avvolge la città in una malefica cappa>.
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