Angelo Riccardi deve lasciare presidenza del Consorzio ASI, la decisione del TAR

Il TAR del Lazio ha bocciato il ricorso del sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi contro l’inconferibilità della carica di presidente del Consorzio

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Il TAR del Lazio ha bocciato il ricorso del sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi contro l’inconferibilità della carica di presidente del Consorzio ASI decretata da Raffaele Cantone dell’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione). Ricorso ritenuto “infondato” dai giudici. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Roma, Sezione Prima, attraverso la sentenza numero 7699, ha infatti respinto totalmente quanto esposto dai legali difensori del sindaco di Manfredonia, compensando fra tutte le parti le spese del giudizio. 

Secondo ANAC “era causa di inconferibilità l’aver fatto parte, nell’anno precedente l’attribuzione dell’incarico della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione, nella stessa regione dell’amministrazione locale che conferisce l’incarico. Ebbene, nel caso di specie, il sig. Riccardi, all’atto del conferimento dell’incarico di Presidente del Consorzio ASI era già Sindaco di Manfredonia, comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Giova evidenziare – aveva sottolineato l’autorità anticorruzione – che l’inconferibilità dell’incarico vale anche per chi, all’atto del conferimento, rivesta ancora una delle cariche elencate all’art. 7, comma 2, ostative al conferimento dell’incarico di amministratore e non soltanto per chi abbia esaurito la stessa nell’anno precedente. Anzi, la situazione di chi ancora rivesta la carica ostativa assume maggior pregnanza in relazione alle finalità di prevenzione dei fenomeni corruttivi cui la legge è rivolta”.

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