Ancora sul piede di guerra
Ancora sul piede di guerra il persona del «118» a Mattinata. Visto il nulla di fatto della riunione svoltasi in prefettura a Foggia a inizio mese tra sindacati e dirigenza Asl, l’«Usb» – Unione sindacale di base del lavoro privato – ha dichiarato una prima giornata di sciopero per martedì 26 febbraio di tutto il personale delle postazioni 118 gestite dalle associazioni di volontariato; Avm, Avas San Pio, Croce Ble, Croce Azzurra, Paerc, Tur 27, Amici di Anzano, Misericordia di Torremaggiore, Misericordia di Orta Nova. «Siamo arrivati con i lavoratori a questa decisione» si legge nella nota diffusa dall’organizzazione sindacale «in quanto riteniamo che un servizio di primaria importanza per i cittadini pugliesi continui ad essere gestito dalle associazioni private nei modi in cui finora è avvenuto, vessando, intimidendo e spesso non pagando i lavoratori. Da anni chiediamo sia alla direzione generale dell’Asl foggiana sia ai vertici politici e alla tecnostruttura della Regione Puglia di internalizzare il servizio, come già avvenuto per altre 22 postazioni della Capitanata, nella società in house dell’Azienda sanitaria». Lo sciopero potrebbe essere revocato soltanto se ci fossero alcune condizioni, aggiunge il rappresentante dell’esecutivo Usb Santo Mangia: «l’apertura di un tavolo serio che porti all’assorbimento del personale in Sanitaservice; il ritiro da parte delle associazioni di volontariato delle contestazioni disciplinari (e relative sanzioni) che strumentalmente alcune di esse stanno mettendo in campo per costringere i lavoratori a sottostare a regole vessatorie, pena il licenziamento». I sindacalisti e i lavoratori speravano che ima schiarita alla vertenza potesse arrivare dall’incontro con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in occasione di una sua visita sul Gargano per l’inaugurazione di nuovi presidi per la salute, ma rincontro non c’è stato ed è stato quindi necessario rinviarlo: confermato lo sciopero di martedì prossimo.
AMV
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