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Il 2018 è stato un anno nero per l’agricoltura pugliese, arrivato dopo altre annate non certo favorevoli e funestato, oltretutto, dall’espandersi della xylella e dalle conseguenze disastrose di più eventi atmosferici estremi. Nella Legge di stabilità sono del tutto assenti le misure necessarie per garantire risorse adeguate al Fondo di solidarietà nazionale, utile per fronteggiare le pesanti calamità che hanno colpito i campi pugliesi. Parliamo, infatti, di circa centomila ettari di terra danneggiati irrimediabilmente, solo nelle province di Foggia e Andria-Bat, così da non permettere alcuna produzione. Sono migliaia gli agricoltori e gli olivocoltori pugliesi, quindi, divenuti ‘gilet arancioni’ (colore utilizzato per le allerte meteo) per le pettorine indossate nella loro protesta, intervenuti a Bari, l’8 gennaio scorso, per chiedere al Governo e alla Regione Puglia “interventi seri e concreti per il rilancio del settore”.
A questo proposito, si è tenuto presso la Prefettura di Foggia, martedì 29 gennaio scorso, l’incontro sollecitato dall’Assessorato alle Attività produttive della Città di Manfredonia, insieme alle categorie sindacali e rappresentative degli agricoltori, finalizzato alla risoluzione delle varie problematiche sollevate dai lavoratori del comparto, con particolare riferimento al nostro contesto territoriale.
All’esito dell’incontro, nel corso del quale sono state precisate le numerose difficoltà del settore agricolo, a partire dalle accise agevolate per il gasolio agricolo, passando per il mancato riconoscimento dello stato di calamità relativo alle gelate del febbraio 2018 e i danni da selvatici, per giungere agli ormai proverbiali ritardi nell’attuazione del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, la Regione Puglia, per mezzo del suo funzionario incaricato, dottor Pasquale Solazzo, presente all’incontro al pari del capo di Gabinetto del prefetto, dottor Francesco Paolo D’Alessio, ha assicurato il massimo impegno, fornendo idee e suggerimenti per poter raggiungere i risultati auspicati dal settore agricolo.
Particolare rilievo è stato dato, infine, alla gestione delle acque dell’Oasi Lago Salso, che in passato sono sempre state utilizzate per l’irrigazione dei terreni circostanti, nel rispetto dei livelli essenziali per la tutela della fauna.
Con responsabilità, occorrono interventi straordinari a livello nazionale e regionale, per salvare un settore strategico dal punto di vista economico, sociale e occupazionale. “E’ importante – commenta l’assessora Innocenza Starace – che gli agricoltori, come in questo caso, diventino parte attiva e, per riuscirci, che segnalino, in maniera continua, le problematiche che possono insorgere. L’Amministrazione comunale ne sarà interprete, accanto alla categoria e non in sua vece. E’ questo il modo più valido e incisivo perché gli agricoltori possano ottenere il massimo ascolto dalle istituzioni preposte”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia
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