Scioglimento immediato - in stand by - ennesimo segnale di allarme - eventuale scioglimento “per mafia” - soprattutto di coscienza - nelle mani di
Scioglimento immediato – in stand by – ennesimo segnale di allarme – eventuale scioglimento “per mafia” – soprattutto di coscienza – nelle mani di saggi – violazione delle regole – proprie responsabilità – esistevano i partiti – Con le conseguenze>>
<Con la presente sono a richiedervi formale disponibilità alla sottoscrizione della lettera di dimissioni congiunte al fine di determinare lo scioglimento immediato e anticipato del consiglio comunale>. E’ l’incipit della lettera inviata di concerto con i colleghi di opposizione, dal consigliere comunale Angelo Salvemini a tutti i 24 colleghi dell’assemblea consiliare nella convinzione <che sia giunto il momento di fare un passo indietro e lasciare che dei commissari risanino, una volta per tutte, sotto tutti i punti di vista, la situazione del nostro comune>.
Una iniziativa che al momento rimane in stand by. A parte alcune dichiarate disponibilità, il nocciolo della maggioranza è rimasto asserragliato nell’ormai noto “patto incondizionato” di sostegno al capo Angelo Riccardi. <Ma non è detta l’ultima parola. L’iniziativa – spiega Salvemini – prende le mosse dall’ennesimo segnale di allarme arrivato dall’insediamento della commissione prefettizia-ministeriale di indagine che dovrà verificare la sussistenza di ingerenze mafiose, e dunque provare a svegliare le coscienze di tutti a liberare questa città dalla dittatura riccardiana. E’ questione di responsabilità civica ma soprattutto di coscienza>.
Le dimissioni congiunte dei consiglieri, della loro maggioranza, determinerebbero – rileva Salvemini – lo scioglimento anticipato del consiglio comunale ai sensi dell’art. 141 comma 1 del TUEL. Autoscioglimento che in ogni caso non interferirà con il successivo eventuale scioglimento “per mafia” e con tutti gli altri provvedimenti del caso, ma servirebbe a dare un forte segnale alla città, una vera e propria presa d’atto dell’ormai compromessa situazione del nostro ente. Si guadagnerebbe o non si perderebbe altro tempo prezioso. <Chi ha a cuore questa città – afferma il consigliere Salvemini – e spera in una sua rinascita non può non decidere di staccare la spina e consentire l’affidamento del comune nelle mani di saggi, responsabili ma, soprattutto, esperti tecnici, unici soggetti in grado di risanarla sotto tutti i punti di vista, specialmente sotto quello morale. La moralità – insiste – è la grande assente e la riprova l’abbiamo avuta tantissime volte: dalla violazione delle regole di convocazione dei consigli, alla indicazione delle poste false/fittizie in bilancio, agli escamotage studiati per consentire l’aggiudicazione dei servizi, alle continue baruffe interne. Insomma, un intreccio perverso ormai noto a tutti. Speriamo che con la venuta dei commissari vengano valutati pure questi aspetti. Ma ora è tempo – esorta – che le forze vive e ragionevoli della città si accollino le proprie responsabilità e avviino il processo di riabilitazione della città che nel frattempo è precipitata a picco nel degrado più dilagante>.
Difficile dire quale seguito avrà la proposta di anticipare eventi che si profilano all’orizzonte. Anche perché, ed è un aspetto fondamentale lamentato dalla gente, mancano quei riferimenti che consentano di discutere pubblicamente dei problemi che riguardano la città, la vita dei cittadini. Un tempo esistevano i partiti che indicevano le assemblee nelle quali si comunicava, si discuteva, si ascoltava. Ora ci sono i <gruppi di potere> che fanno a disfanno a piacimento. Con le conseguenze che si vedono.
Michele Apollonio
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