Alcune sere addietro, a Mattinata, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto BISCEGLIA A
Alcune sere addietro, a Mattinata, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto BISCEGLIA Antonio, 56enne del posto, per ilreato di resistenza a pubblico ufficiale, denunciandolo anche per porto abusivo di armi.I militari erano intervenuti a seguito della richiesta telefonica di intervento, fatta al 112 da una donna, una libera professionista di Mattinata, che aveva lamentato ripetute minacce nei confrontisuoi e di un familiare da parte del BISCEGLIA, che nel minacciarli di morte, mentre si trovava in strada, batteva ripetutamente a terra un’ascia, per poi fare avanti e indietro davanti al suo studio,guardando verso di lei mostrando anche un coltello.
Immediatamente sopraggiunti sul posto, i Carabinieri avevano accertato la presenza, nelle adiacenzedel luogo di lavoro della vittima, del BISCEGLIA, già noto per le sue pregresse vicende penali eper l’indole violenta. Una volta raggiunto dalla pattuglia dell’Arma, però, l’uomo si era opposto conviolenza al controllo, spintonando i militari, che si erano così visti costretti ad immobilizzarlo perpoi ammanettarlo, avendolo effettivamente trovato in possesso di due coltelli. Inoltre, a bordo dellasua auto, parcheggiata in strada, era stata rinvenuta una martellina, cioè un attrezzo da lavoro similead un’accetta, che era pertanto stata sequestrata con i due coltelli.Il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, appresii motivi e le circostanze per cui il BISCEGLIA era stato arrestato, ne aveva disposto la traduzione alcarcere di Foggia.
Nella mattinata di sabato scorso il Giudice del Tribunale di Foggia aveva poi convalidato l’arrestodell’uomo, disponendo per lui la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..Nel tardo pomeriggio dello stesso sabato scorso gli stessi Carabinieri del Nucleo Operativo eRadiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno nuovamente tratto in arresto il BISCEGLIA,in esecuzione di specifica ordinanza, emessa nella stessa data dal Giudice per le IndaginiPreliminari del Tribunale di Foggia, questa volta per atti persecutori.I militari hanno dato esecuzione all’ordinanza restrittiva dell’A.G., ricevuta immediatamente prima,proprio quando l’uomo stava per uscire dal Carcere di Foggia, dal quale era stato appena dimesso.Il giorno seguente il primo arresto, infatti, la donna, benché ancora scossa, aveva formalizzato aiCarabinieri della Compagnia di Manfredonia la denuncia per le minacce subite il giorno precedente,oltre ad una serie di molestie, minacce ed atteggiamenti persecutori ad opera del BISCEGLIA,perduranti da circa 4 mesi, da quando aveva iniziato ad appostarsi nelle vicinanze del suo studio,dapprima per avanzare delle avances, per poi diventare sempre più pressante nei suoi tentativi diapprocciarla, benché la donna, sposata, ed i suoi familiari gli avessero più volte manifestatol’inopportunità di tali comportamenti, infine sfociati in vere e proprie persecuzioni, che avevanoingenerato nella malcapitata ansia e timore per sé ed i suoi congiunti.
I Carabinieri, dunque, dopo aver assicurato le fonti di prova ed effettuati i dovuti riscontri su quantodenunciato, hanno immediatamente segnalato la situazione alla Procura della Repubblica delTribunale di Foggia che, con altrettanta tempestività, ha richiesto al Giudice per le IndaginiPreliminari l’emissione del provvedimento restrittivo, immediatamente disposto, alla luce dellagravità dei fatti emersi.BISCEGLIA Antonio, dunque, è stato nuovamente ristretto nel Carcere di Foggia, mentre la donnaed i suoi familiari sono stati rassicurati e confortati dal sollecito intervento di tutte le Istituzioniintervenute
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