Dagli annunci su giornali e bacheche web a una nuova forma “social” del sesso a pagamento. Sta prendendo sempre più piede – tanto da guadagnare gli ap
Dagli annunci su giornali e bacheche web a una nuova forma “social” del sesso a pagamento. Sta prendendo sempre più piede – tanto da guadagnare gli approfondimenti delle maggiori testate nazionali -, il “TripAdvisor del sesso”. Si chiama Escort Advisor e funziona esattamente come il noto sito dedicato a ristoranti, pub e pizzerie. È vera e propria prostituzione al chiuso, ma in una forma più strutturata rispetto ai vecchi siti di incontri a luci rosse.
Escort Advisor funziona esattamente come gli altri siti di recensioni: le 11mila prostitute che scelgono di farsi pubblicità tramite il portale, aggiungono al loro profilo una descrizione con foto, mentre i clienti forniscono una valutazione da 1 a 5 stelle, a prestazione consumata. In base al numero di simboli dell’euro presenti è possibile anche farsi un’idea del costo della singola escort. Più “€” ci sono e più la prestazione sarà onerosa.
Un algoritmo interno alla piattaforma stila una classifica delle migliori inserzioniste in tempo reale, mentre un team specializzato fa un’accurata selezione dei commenti pubblicati, eliminandone quelli fasulli o manipolatori. Sul sito è possibile trovare, contattare e recensire anche transessuali, mistress (dominatrici) e gigolò (ben pochi). Il sito, dal giorno della sua fondazione nel 2014 ad oggi, ha ricevuto la visita di circa 30 milioni di italiani.
Massiccia presenza su Foggia
Da una semplice ricerca risultano ben 184 escort in provincia di Foggia. Donne e trans da ogni angolo della Capitanata, in larga parte presenti nel capoluogo dauno ma anche a Manfredonia e sul Gargano. Al primo posto la bionda Francesca, colombiana, appena tre recensioni ma tutte a 5 stelle. Ritenuta dunque “Eccezionale” in una scala che comprende anche “Molto buono”, “Accettabile”, “Mediocre” e “Inaccettabile”.
Molte anche le escort bocciate dagli utenti perchè scontrose o poco professionali, o semplicemente per non aver soddisfatto il cliente al momento del rapporto sessuale. Alcune vengono segnalate per aver pubblicato foto false, altre per un limitato numero di pratiche sessuali offerte (tutte indicate con acronimi in inglese).
Lotta alla tratta, i progetti dell’Ente Provincia
Nel 2012 la provincia di Foggia pubblicò i risultati di una ricerca dal titolo “Lotta alla tratta in Capitanata – Dalla strada al chiuso”. Un resoconto di 11 anni di attività dei progetti “Roxana” e “Aquilone” promossi e cofinanziati dalla Provincia di Foggia e finanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità, con un ampio partenariato territoriale. Una vera e propria mappatura della prostituzione indoor, basata soprattutto sugli annunci pubblicati in quel periodo su giornali cartacei e bacheche online. Almeno fino all’avvento dei social network che hanno finito per inglobare anche il fenomeno del sesso a pagamento, con tanto di numeri telefonici delle prostitute, indicazioni degli appartamenti, foto, voti e recensioni.
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