GrandApulia, chiude la Coop.

Si è avuto ieri l’incontro definitivo tra i sindacati confederali di categoria e la Coop Alleanza 3.0 al centro commerciale GrandApulia in zona Asi. I

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Si è avuto ieri l’incontro definitivo tra i sindacati confederali di categoria e la Coop Alleanza 3.0 al centro commerciale GrandApulia in zona Asi. Il tavolo per l’ipermercato dell’Incoronata era aperto e le notizie di maggio avevano lasciato sperare, ma gli incontri nazionali tenutisi a fine luglio hanno chiuso ogni possibilità di intervento per quei punti vendita con fatturati bassissimi, tra cui rientra in pieno quello del GrandApulia. Nessun timore però per le 52 unità lavorative occupate in quello spazio, entro ottobre 2018 tutti i lavoratori ritorneranno nell’iper di Viale degli Aviatori a Foggia, in Mongolfiera. A confermarlo alla nostra testata web è la segretaria provinciale dalla Filcams Cgil Angela Villani, la quale plaude all’accordo nazionale siglato a luglio con la Coop, che prevede in caso di dismissioni delle linee dirette il mantenimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

Nell’ambito di quel confronto sulla realizzazione del piano industriale 2018/2021 la Coop ha presentato la sua strategia per i 427 punti vendita in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Sicilia, e, tramite società controllate, anche in Trentino, Lazio e Campania. Sindacati e cooperativa in quella sede hanno siglato a Bologna due significative intese sulla gestione del progetto franchising – componente importante della distribuzione commerciale in Italia che rappresenta il 23% delle vendite lorde e il 55% dei punti vendita – e sul piano di dismissione 2018 dei negozi connotati da un andamento critico e irrecuperabile.

Il progetto di Master Franchising non riguarderà la rete a gestione diretta di Coop Alleanza 3.0 in Puglia e in Basilicata e, pertanto, i negozi non saranno ceduti a terzi, come invece sta accadendo ad Avellino, dove la Coop aveva solo una partecipazione e c’è una trattativa in corsa col Mise.

Coop aveva investito molto sullo spazio del GrandApulia, un punto vendita sperimentale nel layout e nell’offerta food, primo nel suo genere nel Mezzogiorno, ma l’allocazione, come si è detto ieri in riunione, non ha aiutato le vendite. “Ci abbiamo provato, ma non è andata”, hanno ammesso i vertici. Al contrario l’Ipercoop della Mongolfiera si è ripresa, anche grazie alla crescita del nuovo quartiere residenziale, che lo ha reso un supermercato di prossimità, e ad una collocazione più che mai urbana.

Molti dipendenti, nonostante alcune richieste dell’azienda, su cui ancora sta lavorando la Cgil, sono ben felici di ritornare a Foggia città. “Era diventato frustrante per molti lavoratori stare al GrandApulia, la loro collocazione lì non è stata per tutti volontaria. Con l’ipermercato poco frequentato, erano preoccupati del loro futuro, ma ora sono relativamente tranquilli”.

Dalla proprietà del centro commerciale affermano che la superficie potrebbe essere assegnata ad un altro brand della GdO, c’è chi parla di Sigma, altri invece sostengono che potrebbe non essere più food e rumoreggiano dell’avvento di Decathlon. Pare esservi stata anche una trattativa con Conad, il che appare ai più paradossale, ove si consideri la vertenza aperta sulle procedure di licenziamento all’ex Leclerc tra Manfredonia e Monte Sant’Angelo e a San Severo.

Una cosa è certa per i titolari del GrandApulia: il centro funziona particolarmente nei giorni festivi. La riprova arriva dai dati del famigerato 15 agosto aperto. “Le affluenze di Ferragosto, anche causa maltempo, sono state elevatissime”, affermano da Svicom a l’Immediato.

Prosegue intanto la delicatissima vertenza Conad. All’incontro, al quale i sindacati hanno chiesto il ritiro dei 57 licenziamenti, c’è stato un mancato accordo. Nei prossimi giorni sarà attivata la task force regionale per cercare delle soluzioni e tentare di abbassare la percentuale del taglio delle ore. L’azienda al momento ha proposto due strade ai lavoratori, che hanno ormai finito i loro 5 anni e mezzo di contratto di solidarietà e sono quindi senza ammortizzatori sociali: l’incentivo all’esodo e il trasferimento in uno dei supermarket disponibili e non inclusi tra quelli che hanno avviato delle procedure di licenziamento. Sono 5 i Conad in difficoltà in Italia: due nella provincia di Foggia appunto, uno a Cavallino nel brindisino, uno a Vasto e l’altro a Campobasso. Entro il 10 settembre i lavoratori dovranno comunicare la loro disponibilità a trasferirsi in altre regioni italiane, laddove Conad ha la gestione diretta dei punti vendita e non ha solo la bandiera. “Sia per l’incentivo all’esodo sia per la richiesta di trasferimento la percentuale non è alta. Il nostro lavoro sindacale si sposta al tavolo istituzionale nazionale. La Regione, così come il Governo- dato che il 3 settembre il Ministro del Lavoro Di Maio sarà qui a Foggia, potrebbero metterci i soldi per la cassa in deroga”, commenta Villani della Cgil.

Dal sindacato non negano che la questione sia soprattutto politica. Le amministrazioni con troppa facilità concedono nuove concessioni commerciali. “Se si danno troppe licenze, la questione occupazionale non cambia”, è la consapevolezza. A San Severo in poco tempo sono state aperte grandissime superfici food con Lidl, Penny Market, Eurospin, Md. Altri due discount apriranno anche a Manfredonia, uno dei quali Dok.

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