Vaccinazioni obbligatorie, mamme e bambini in coda alla Asl

Più che attendere chiarimenti in merito agli obblighi vaccinali ed alla conseguente documentazione per i figli iscritti a scuola, i genitori tarantini

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Più che attendere chiarimenti in merito agli obblighi vaccinali ed alla conseguente documentazione per i figli iscritti a scuola, i genitori tarantini portano direttamente i bambini a vaccinarsi.
Si è ripetuta anche quest’anno la scena: alla vigilia di Ferragosto, mamme e bambini tranquillamente in coda presso gli ambulatori vaccinali dell’Asl. È il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Ta, Michele Conversano, a confermare. «Qui, nel nostro ambulatorio vaccinale – afferma -, anche oggi (ieri, ndr) abbiamo la fila di almeno una decine di mamme con bambini per fare le vaccinazioni. Non abbiamo mai chiuso».
«C’è una sensibilità da parte degli operatori della sanità pubblica e dei pediatri e dei genitori nella nostra che va al di là di qualsiasi polemica politica. La gente sa che è importante vaccinarsi e questa è la cosa più importante. Il nostro bollino di provincia virtuosa ce l’abbiamo anche da prima dell’obbligo. Anche se, per onestà, dobbiamo dire che la legge sull’obbligo ci ha aiutato tantissimo perché, in questo modo, la copertura vaccinale è aumentata. In realtà, anche in un posto virtuoso come il nostro, negli ultimi anni la copertura stava calando».
«Abbiamo complessivamente il 95% nella nostra provincia – prosegue il dottor Conversano -, qualcosa in più per l’esavalente e siamo vicinissimi al 95% anche per morbillo, rosolia e parotite. La Puglia, nel suo complesso, però è ancora leggermente al di sotto».
Intanto, stando a quanto emerso, negli ultimi giorni, la Puglia sarebbe favorevole allo slittamento dell’obbligo al prossimo anno…
«In realtà, questa posizione non è chiara. O non mi pare sia in quei termini. In realtà, la sanità pubblica pugliese ha ben sintetizzato in un documento l’intera questione ed in genere la Regione Puglia ascolta quello che dicono le società scientifiche».
Un altro punto si è qui da noi ed in Puglia in tema di anagrafe vaccinale? «Se lo scorso anno si è fatto ricorso all’autocertificazione per non creare caos, oggi possiamo dire che la nostra Regione si è dotata di un’anagrafe vaccinale alla quale i dirigenti scolastici pugliesi accedono ormai direttamente per verificare quali vaccinazioni ogni studente ha fatto. E questo significa che le famiglie adempienti non hanno necessità di presentare alcun certificato all’atto dell’iscrizione scolastica. Tutti i dirigenti sono stati dotati di password per entrare nel sistema, con tutte le cautele possibili».
«Come dire che qui, in Puglia, non abbiamo bisogno di inventarci stratagemmi di alcun tipo, o procurarci autocertificazioni magari false. Abbiamo anche superato quelle difficoltà di certificazione rispetto alle quali l’anno scorso chiedemmo ed ottenemmo anche la preziosa collaborazione delle farmacie. Quest’anno, invece, i dirigenti scolastici accedono tranquillamente ai dati».
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