Se i dati dell’Arpa Puglia escono quasi in sordina, quelli di Legambiente sulle acque del Golfo, escono strombazzati su tutti i rotocalchi e media na
Se i dati dell’Arpa Puglia escono quasi in sordina, quelli di Legambiente sulle acque del Golfo, escono strombazzati su tutti i rotocalchi e media nazionali. Semaforo rosso per le acque della Riviera Sud. I gestori degli stabilimenti balneari adiacenti la foce Candelaro altro che possono fare è subire i colpi e i danni economici che questa situazione di forte inquinamento arreca loro e i cittadini di Manfredonia. Ormai lo sanno anche i sassi che tutta la provincia di Foggia scarica le fogne e altro nella cloaca Candelaro. Tutto questo dietro un grande disinteresse della politica locale e provinciale.
Questa emergenza anche sanitaria del nostro mare non viene nemmeno discussa nei programmi elettorali. Parliamo di turismo su quali basi se poi non siamo in grado di difendere le nostre coste dai grandi inquinamenti. La cosa che fa più rabbia e che se i gestori di attività turistiche balneari non si ribellano a questo cancro silenzioso delle acque infette, nemmeno le grandi sigle sindacali e conferative come Confersercenti, Confcommercio ed altre non portano il problema sui tavoli istituzionali. Il danno economico alla categoria è notevole e crescente. Non ammetterlo e peggio che stare zitti e subire.
L’adeguamento dei depuratori delle città che scaricano nel Candelaro. Gli scarichi industriali e agricoli devono far parte dell’agenda politica dei nostri amministratori e di chi sta all’opposizione”.
(A cura di Ambiente Nautilus)
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