I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto su provvedimento del
I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto su provvedimento del Tribunale di Foggia il pregiudicato 38enne Antonio De Cristofaro, già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa, conducendolo presso il carcere di Foggia.
L’uomo, lo scorso 10 luglio 2018, nel corso di uno dei tanti controlli effettuati dall’Arma nei pressi dei lidi balneari in località Siponto di Manfredonia, era stato notato all’interno di un parcheggio ove verosimilmente vi svolgeva abusivamente mansioni di parcheggiatore, sebbene risultasse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con autorizzazione ad allontanarsi dal luogo di espiazione della misura con orario 06.00 – 17.00 solo ed esclusivamente per recarsi a bordo di un motopeschereccio individuato e svolgervi le funzioni di pescatore, venendo invece trovato a fare altro. Condotto in caserma per gli opportuni approfondimenti del caso infatti, al termine della formalità, Antonio De Cristofaro, già noto per svariati precedenti penali principalmente per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, venne dichiarato in stato di arresto per evasione e accompagnato agli arresti domiciliari presso la propria residenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ora, è invece stato arrestato su provvedimento del Tribunale di Foggia poiché i fatti del 10 luglio scorso, sono stati ritenuti pienamente rientranti nella fattispecie dell’evasione ma soprattutto non di “lieve entità” atteso che l’allontanamento dallo stesso era funzionale all’espletamento di un’attività irregolare (parcheggiatore abusivo) e quindi tradendo la fiducia accordatagli dall’Autorità Giudiziaria in precedenza che lo aveva autorizzato ad allontanarsi per lavorare su un peschereccio. Per tale motivo quindi, è stato disposto il nuovo arresto dell’uomo e la sua successiva traduzione in carcere, cosa effettuata dagli uomini dell’Arma di Manfredonia.
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